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  • Matthaus: 'Interista per sempre, con Suning per la Juve sarà difficile vincere l'anno prossimo'

    Matthaus: 'Interista per sempre, con Suning per la Juve sarà difficile vincere l'anno prossimo'

    Lothar Matthaus, grande ex dell'Inter di fine anni '80, ha parlato dei nerazzurri a La Gazzetta dello Sport, spendendo parole d'amore per la squadra con cui ha vissuto i suoi trascorsi italiani: "Una volta che sei interista, lo sei per sempre. Puoi cambiare moglie, ma non la squadra del cuore. Se mi sento più italiano che tedesco? Mentalmente sì. E poi sportivamente ho vissuto gli anni più emozionanti della mia carriera all’Inter, proprio in concomitanza con il mio miglior calcio. Quella Serie A contava gente come Maradona, Platini, Van Basten e le squadre italiane vincevano anche in Europa e nel mondo”. Sullo scudetto vinto nel 1989, in particolare: "Indimenticabile, come l’atmosfera. Ne parlavano da una settimana nei bar e nei supermercati di Milano: dovevamo battere il Napoli e Maradona. Il più simpatico di quella rosa? Berti, ma bella lotta con Zenga. Serena era il più chiuso, Bergomi il più posato, Brehme l’ottimista. Il più furbo? Diaz, ma fuori dal campo era un signore. Io? Ero il mediatore. Il risultato prima di tutto".

    L'INTER DEL FUTURO - Oggi, però, i nerazzurri vivono momenti di grande delusione in Serie A, ma per il tedesco non durerà a lungo: "Non è una squadra costante ma sono convinto che Suning riporterà in alto i nerazzurri e per la Juve sarà dura vincere il settimo scudetto consecutivo. Gli investimenti della famiglia Zhang faranno la fortuna dell’Inter e del movimento calcistico italiano. Comunque non serve una rivoluzione, la base è ottima: con 2-3 top player si potrà correre per lo scudetto". Sul tecnico Stefano Pioli: "Conosce e capisce il calcio. E ne è innamorato. In più è tifoso dell’Inter. Piccole cose che fanno la differenza". Esiste un calciatore simile a lui in attività? "Non esiste! Battute a parte, mi assomiglia Vidal. Ma credo più per l’aggressività, io segnavo di più. Non ero un 10, ero un 8, un box-to-box". 

    RICORDI - Matthäus non ha dubbi sul miglior 11 nerazzurro di sempre: "Quello dello scudetto dei record. Ma ricorderò anche quella del Milan di Arrigo Sacchi. Due squadre che hanno scritto un pezzo di storia calcistica". Su Diego Simeone, oggi allenatore dell'Atletico Madrid e possibile futuro tecnico dell'Inter: "Giocatore più duro affrontato? Un altro grande ex Inter: "Simeone! Quando lo sfidavo mettevo due parastinchi per gamba: davanti e dietro. Diego era leale, ma duro in campo. Qualcuno sentiva l’ansia nell’affrontarlo… non io". Infine, un pronostico sulla Champions League: "La Juventus è la favorita".

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