Domenica prossima all’Olimpico Francesco Totti e Walter Mazzarri non si incroceranno, perché il primo sarà squalificato. Ma i due si sono sentiti qualche giorno fa per telefono. Totti ammira molto l'attuale tecnico del Napoli e possibile futuro giallorosso per il suo ardore e la sua personalità. Proprio quella che manca, secondo il capitano della Roma, in alcuni interpreti della rosa attuale.

Soprattutto contro le piccole squadre è venuta meno la voglia di vincere, di sacrificarsi per ottenere i tre punti. Allo stato potenziale, infatti, la Roma è da terzo posto, ma i troppi scivoloni contro squadre di seconda fascia hanno messo addirittura a repentaglio la qualificazione alla prossima Europa League. E così contro avversari del calibro di Catania, Chievo e Sampdoria, la Roma ha conquistato appena due punti, frutto amaro dei pareggi con Catania e Samp all'Olimpico. Bottino pieno in questo torneo solo contro Atalanta e Fiorentina.

Mazzarri fu molto vicino ad allenare la Roma nel settembre del 2009, dopo le dimissioni di Spalletti. Rosella Sensi dopo un testa a testa durato tre giorni scelse Ranieri e un mese dopo, il 4 ottobre, il tecnico di San Vincenzo assunse la guida del Napoli, sostituendo Donadoni, proprio all'indomani della partita persa contro i giallorossi all'Olimpico per 2-1. Doppietta di Totti, of course.

Tra qualche giorno il cerchio che congiunge Mazzarri alla Roma si potrebbe finalmente chiudere. Tuttavia, ora come ora, esistono ancora un paio di frizioni: la ferma volontà di De Laurentiis a rinnovargli il contratto (alcuni bisbigli parlano addirittura di una possibile offerta di cinque milioni per un’unica stagione) e i tormenti di Moratti, che domani scioglierà le riserve su Stramaccioni. Di sicuro domenica sera quando Mazzarri entrerà all'Olimpico cercherà l'ispirazione osservando la curva Sud, tanto per capire l'effetto che fa. Poi avrà 48 ore per decidere.