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  • Mazzarri-Cavani: Napoli, addio a giugno?

    Mazzarri-Cavani: Napoli, addio a giugno?

    • Giovanni Scotto

    Seppur con grande stile e sangue freddo, Aurelio De Laurentiis sta combattendo una guerra di nervi per non veder sfaldare il suo Napoli da qui a qualche mese. Il patron azzurro deve gestire un doppio fronte a dir poco delicato: sia l'allenatore Walter Mazzarri che il bomber e giocatore di riferimento Edinson Cavani potrebbero lasciare a fine stagione. Sul tecnico pesa un contratto in scadenza il 30 giugno, e per ora, nessuna voglia di parlare di futuro. 'Se ne riparlerà a fine stagione', ha detto Mazzarri con una certa sicumera, anche perché ben consapevole che De Laurentiis gli farebbe firmare il rinnovo anche domani mattina. Lo ha affermato lo stesso tecnico, del resto, con un pizzico di presunzione, ammettendo di avere il coltello dalla parte del manico.

    E il presidente ha deciso la strategia della 'morbidezza', piegandosi come non mai alla volontà dell'allenatore: 'Ne parleremo a fine stagione, come abbiamo sempre fatto', ha detto De Laurentiis sfoderando nervi saldi e pazienza. Però per la prima volta il vertice del club partenopeo ha aperto a un futuro senza Mazzarri: 'E se dovesse andare via ce ne faremo una ragione. Non è certo un dramma'. La partita a scacchi è già cominciata. E sulla stessa linea va avanti il braccio di ferro con Cavani. Il Matador correttamente dice di trovarsi bene a Napoli, ma sul suo futuro afferma spesso e volentieri ('Vediamo'), oppure manda frecciate molto ben calibrate: 'La società sa bene io cosa voglio'.

    Ecco, cosa vuole? Probabilmente i soldi non sono il primo problema. Cavani, così come Mazzarri, chiedono precise garanzie, sia sui calciatori da acquistare che sugli obiettivi da perseguire. E anche in questo caso De Laurentiis sfodera un rassicurante sorriso, e nascondendosi dietro la clausola ha fatto capire che la decisione spetta a Cavani: 'Se mi convincerà che il suo ciclo a Napoli è terminato allora lo lascerò andare volentieri', ha detto il presidente qualche giorno fa. Ma in questo caso devono arrivare prima i 63 milioni della clausola: 'In pratica sono 70 milioni lordi - ha concluso Aurelio -, se qualcuno avrà il coraggio di tirarli fuori Cavani dovrà poi dire sì o no'. Insomma, per ora il presidente si mette su un lato e osserva, aspetta con pazienza. Ma nessuno può escludere che stia già programmando il dopo Cavani e il dopo Mazzarri.

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