Compleanno per Walter Mazzarri (51 anni per lui) condito dal primato in classifica, ma anche dall'ennesima espulsione: ancora una volta vittima della sua foga e di quel 'vizietto' di protestare tanto. L'allenatore azzurro ha incassato la 19esima espulsione della sua carriera. Il primo 'rosso' lo incassò quando era alla guida dell'Acireale (stagione 2001-2002, Serie C2). Poi un'espulsione con la Pistoiese e una col Livorno (Serie B), mentre in Serie A ben otto 'cacciate' quando era alla guida della Reggina, due con la Sampdoria e ben sei col Napoli, inclusa quella di ieri.

Per quel che riguarda questa stagione, l'allenatore toscano ha già incassato la seconda espulsione: la prima era arrivata nella finale di Supercoppa contro la Juventus a Pechino, ad opera di Mazzoleni. Curiosità: Tagliavento, che lo ha mandato via a Genova, faceva parte del 'sestetto' di arbitri presenti in Cina. E a proposito dell'espulsione rimediata contro la Samp, va detto che stavolta il tecnico del Napoli potrebbe aver ragione a ritenerla ingiusta. 'Credo sia stato un fraintendimento tra l'assistente e l'arbitro attraverso il microfono - ha detto il tecnico nel dopopartita -. Io ho evidenziato un brutto fallo davanti alla panchina, Tagliavento mi ha detto di stare zitto e io non ho parlato più. Poi però è tornato e mi ha espulso'.

Probabilmente a Mazzarri è stata fatale la protesta quando c'è stato il fallo su Inler, dopo la quale Tagliavento ha redarguito il tecnico azzurro. Il quarto uomo avrebbe segnalato al direttore di gara, via radio, la stessa protesta, ma questo ultimo ha pensato che fosse una seconda lamentela. Tuttavia, le espulsioni di Mazzarri portano bene: quando a sostituirlo arriva il 'secondo' Niccolò Frustalupi, si vince sempre. E' accaduto per la quarta volta: e nelle partite successive, dove Mazzarri non c'era per scontare la punizione, Frustalupi ha sempre vinto (cinque su cinque tra campionato e coppe).