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  • Mazzarri: sogno scudetto, voglia d'addio

    Mazzarri: sogno scudetto, voglia d'addio

    • Giovanni Scotto

    Mazzarri-Napoli, si riparte. Per il terzo anno l'allenatore toscano è in sella alla squadra partenopea per l'avvio di una nuova stagione. In realtà si tratta del quarto: il tecnico è arrivato nell'ottobre del 2009, quando prese il posto di Roberto Donadoni. Da allora Mazzarri ha reso corposo e vivo il progetto Napoli. Un crescendo continuo: da un andamento un po' sfasato e ondeggiante nelle posizioni di media classifica, si è arrivati alla qualificazione in Europa League, poi la Champions, e infine la vittoria della Coppa Italia.

    Il lavoro di Mazzarri ha facilitato molto quello della società. Soltanto pochi colpi mirati, ma gran parte del potenziale tecnico dell'organico si è espresso grazie al lavoro dell'allenatore. Con lui è arrivato il primo trofeo dopo più di venti anni. La Coppa Italia dello scorso maggio ha, si spera, segnato un nuovo corso. E la parolina magica, quella che comincia con 'scu' e finisce con 'detto' è, volente o dolente, sulla bocca di tutti i napoletani. E non è sconosciuta neanche in quella di Walter Mazzarri, che ora vorrebbe osare. Sì, osare e provare a vincere il tricolore: non solo perché quello del Napoli è un progetto solido, ma anche in quanto l'allenatore sa bene che la vera forza di una squadra non è l'ultimo acquisto, ma la compattezza e la solidità del gruppo che si consolida negli anni.

    Se nella scorsa stagione c'era un problema, questo era quello della panchina esigua, che ha costretto Mazzarri ha mandare in campo i soliti 13-14 giocatori per tutta l'annata, campionato e coppe incluse, ovviamente. Stavolta, il mercato ha dato risposte, almeno in questo senso: sono arrivati giocatori importanti per la panchina, mentre i titolari che non ci sono più, Gargano e Lavezzi, sono stati rimpiazzati da Behrami e Pandev, di certo non due seconde scelte. Eppure gli intenti e le speranze dell'allenatore non erano questi.

    Alla fine della scorsa stagione, in una riunione tra Mazzarri e De Laurentiis, il tecnico consegnò al presidente una lista di acquisti da fare. La richiesta dell'allenatore era quella di rafforzare la squadra nel modo giusto: mettere in squadra un paio di top player, migliori dei giocatori che c'erano. Non se n'è fatto niente, e Mazzarri ha accettato la situazione, cercando comunque di arrivare al risultato voluto: combattere fino alla fine per lo scudetto. Con o senza top player, il tecnico proverà dunque a far rendere al massimo il gruppo di giocatori a sua disposizione.

    Provarci è d'obbligo, ma il futuro è da decifrare. Il contratto dell'allenatore scadrà a giugno. Lui ha già sparato bordate: 'Adesso non rinnoverei'. Messaggio chiaro a De Laurentiis. Che ripercussioni potrebbero arrivare da questa situazione di incertezza? Difficile dirlo, almeno fin quando i risultati terranno in piedi il sogno di Mazzarri e l'equilibrio precario attorno a un rinnovo che ad oggi non è nell'aria. I tifosi aspettano di sapere se questa situazione sarà un'inaspettata fonte di stimoli o una spada di Damocle sul destino del Napoli.

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