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  • Mazzarri, prima volta a San Siro da avversario: ma la sua Inter non c'è più

    Mazzarri, prima volta a San Siro da avversario: ma la sua Inter non c'è più

    • Andrea Piva
    Due date: 9 novembre 2014 e 26 agosto 2018. La prima è quella di Inter-Verona 2-2, con il gol del pareggio gialloblù siglato da Nico Lopez all'89', la seconda è quella in cui si giocherà il prossimo Inter-Torino. Due date, dicevamo, ma non qualsiasi: sono quelle infatti che segnano l'intervallo di tempo in cui Walter Mazzarri non ha più calpestato l'erba di San Siro. Quella rete messa a segno da El Conejo Lopez costò infatti il posto sulla panchina nerazzurra all'allenatore toscano che, per la prima e finora unica volta nella sua carriera, ha subito l'onta dell'esonero e non ha portato a termine la stagione con la sua squadra con cui l'aveva inziata.

    L'APPUNTAMENTO CON SAN SIRO HA RISCHIATO DI SALTARE - Dopo quasi quattro anni, Walter Mazzarri tornerà quindi negli spogliatoi, nei tunnel e poi sulla panchina del Meazza: chissà quali pensieri pervaderanno la sua testa domenica sera. E pensare che il suo ritorno nello stadio milanese ha rischiato di essere rimandato: al debutto in campionato con il Torino, nel match casalingo contro la Roma, il tecnico toscano è stato infatti allontanato dal campo per proteste, fortunatamente per lui e per la squadra granata il Giudice sportivo non ha optato per la linea dura. Niente squalifica, quindi, e la possibilità di essere regolarmente presente a bordo campo. 

    MAZZARRI E L'INTER - L'avventura di Mazzarri sulla panchina dell'Inter non è stata esaltante come i tifosi si aspettavano: quinto posto il primo anno (stagione 2013/2014), esonero dopo l'undicesima giornata l'anno successivo. Il tempo, però, è stato galantuomo nei confronti dell'allenatore, sollevandolo da diverse responsabilità sui risultati all'epoca considerati al di sotto delle aspettative. Con il suo successore, Roberto Mancini, le cose non sono andate molto meglio ed è servita una rivoluzione a livello di rosa oltre che un nuovo cambio di proprietà per riportare la squadra nerazzurra in Champions League. 

    SECONDO CON MORATTI - “All'Inter finché c'era il presidente Moratti eravamo secondi in classifica – aveva dichiarato Walter Mazzarri nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione al Torino - dal momento in cui un presidente importantissimo a campionato in corso, dopo tanti anni vende la società, succedono tutta una serie di cose e un allenatore più di tanto non può fare. Questo lo dico anche per elogiare il periodo in cui sono stato all'Inter: è stata una bellissima esperienza e tanti che non avevano capito certe situazioni si sono poi ricreduti”. Ora però l'Inter è una delle diciannove avversarie che dovrà cercare di superare per riportare in alto il suo Torino: ci è già riuscito lo scorso anno con un gol di Adem Ljajic al Grande Torino, ci riproverà domenica a San Siro.

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