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  • La rinascita di Mazzitelli, talento di un'altra categoria

    La rinascita di Mazzitelli, talento di un'altra categoria

    • Federico Zanon
    Scendere per risalire. Per riprendersi la Serie A, quello che dovrebbe essere il suo habitat naturale. L'umiltà e la voglia di mettersi in gioco sono qualità che ogni giocatore dovrebbe avere, anche quando si prova l'ebbrezza di stare in alto, di giocare sul palcoscenico più importante. Lo sa bene Luca Mazzitelli, centrocampista romano classe 1995, che per giocare con continuità per qualche mese ha messo da parte i sogni. Dopo le parentesi sulle montagne russe con le maglie di Sassuolo e Genoa, ha deciso di ripartire dalla B, per tornare più forte nell'elite del calcio italiano, che ha solo assaporato, senza godersela fino in fondo. Prima l'Entella, trascinata alla salvezza con 3 gol in 18 presenze, poi, dal settembre 2020, il Pisa, con il quale ha concrete ambizioni di promozione.

    MINA VAGANTE - Non lasciatevi ingannare dai numeri, gli uomini di D'Angelo dopo 24 giornate hanno 32 punti, cinque in meno della zona playoff, ma hanno dato dimostrazione di potersela giocare contro qualsiasi avversario, anche contro le favorite alla promozione diretta. Le vittorie contro Lecce e Monza, i pareggi (con tanto rammarico) contro Salernitana ed Empoli sono più un segnale, il Pisa è una mina vagante che può sorprendere, che può cambiare gli equilibri, che può riprendersi una A che manca da 30 anni. Tutto questo grazie al contributo di Mazzitelli, uno dei migliori centrocampisti del campionato, al quale D'Angelo difficilmente rinuncia.

    DA SERIE A - Da mezzala di inserimento o da regista davanti alla difesa, il numero 36 nerazzurro ha giocato 22 delle 24 partite stagionali (out per squalifica contro il Lecce e per infortunio contro la Reggiana) ricamate da 2 gol (magnifico quello al Chievo) e 4 assist. Una stagione d'applausi, che non sta passando inosservata ai quartieri alti. Il Sassuolo, al quale è legato da un contratto in scadenza nel 2022, l'ha ceduto al Pisa in prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni di euro in caso di promozione, ma la sensazione è che, indipendentemente da come finirà la stagione, l'anno prossimo lo vedremo di nuovo in Serie A. Dove merita di stare. Questa volta da protagonista.

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