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  • Mazzone: 'Totti e De Rossi meritano più rispetto'

    Mazzone: 'Totti e De Rossi meritano più rispetto'

    “Tifo Napoli anche se questa Juve è sempre fortissima e continua ad avere fame. Per il terzo posto è davvero una gran bella lotta tra Roma e Inter. Spalletti non mi piace come sta gestendo Totti e De Rossi, così non va bene e mi dispiace. Meritano più rispetto due giocatori così, è un'azione scorretta. Novellino è stato un mio giocatore e a Palermo il presidente Zamparini, che ha portato tanto nel calcio, avrebbe più soddisfazioni se fosse più attento, delicato e composto. Guardiola non mi sorprende, non diceva mai stupidaggini, faceva tante domande, era sempre molto attento e preciso”: l'ha detto Carlo Mazzone ospite questa mattina, con il vicepresidente dell'Uefa Giancarlo Abete, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

    Chi vede meglio tra Juve e Napoli per lo scudetto?

    “Tifo Napoli. Ci sono stato e ha una tifoseria incredibile che partecipa sempre con entusiasmo. Non sarà facile contro questa Juve che è fortissima, determinata e ha sempre fame”.

    Il pareggio dell'Olimpico con l'Inter avvicina di più la Roma alla Champions?

    “Sarà una gran bella lotta tra le due squadre. Non è stato decisivo l'1-1”.

    Spalletti, tenendoli ai margini, sta aiutando la società a liberarsi di Totti e De Rossi?

    “Non sono d'accordo, non mi sta bene. Due giocatori così meritano più rispetto. Totti è stato ed è una bandiera così come De Rossi. Mi dispiace che un mio collega si stia comportando così. Non capisco questa determinazione per eliminare due giocatori del genere, è un'azione scorretta. Mi dispiace che un mio collega abbia fatto tutto questo. Conosco Spalletti già da vecchia data e con me ballava poco”.

    Novellino è il settimo allenatore del Palermo di quest'anno con Zamparini che ne ha cambiati una cinquantina in 29 anni di presidenza: lei lo capisce un presidente così?

    “Novellino è stato un mio giocatore. Certo che uno come Zamparini, che ha portato tanto nel calcio, potrebbe fare meglio e raccoglire maggiori soddisfazioni se fosse più attento, delicato e composto”.

    Avrebbe mai immaginato che un giorno Pep Guardiola, che lei ha allenato, avrebbe vinto così tanto da tecnico?

    “Era il minimo che potesse fare dopo essere stato con me... Qualche sfumatura la vedo a livello psicologico, tattico, nel rapporto con i giocatori. Mi faceva tante domande, non diceva mai stupidaggini, esprimeva concetti chiari e precisi. Era sempre molto attento e determinato”.

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