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  • Mbappé: ‘Spero di trovare l’Italia al Mondiale. Donnarumma al Psg non vive una situazione facile. Il rinnovo…'

    Mbappé: ‘Spero di trovare l’Italia al Mondiale. Donnarumma al Psg non vive una situazione facile. Il rinnovo…'

    Kylian Mbappé a tutto campo. La stella del Psg si gode l'ultimo trionfo, ai Globe Soccer Awards, e spiega che ​"ogni premio è emozionante perché diverso dagli altri, perché ha una sua storia ed è simbolico. E il fatto di essere premiato in un evento così importante, davanti a grandi giocatori è qualcosa di particolarmente prestigioso. E’ pure una grande motivazione per continuare a lavorare duro e ottenere altri riconoscimenti, collettivi e individuali".

    In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport l'attaccante francese parla dei suoi limiti e dei margini di miglioramento: "Non mi fisso limiti e non ho alcuna voglia che me ne siano fissati. Voglio spingere al massimo per vedere fin dove posso arrivare. Fa parte dei miei obiettivi, superarmi ogni giorno, andare oltre ogni stagione, anno dopo anno per essere sempre migliore in campo. Di margini di progressione ce ne sono sempre. Benché quest’anno sia maturato molto nel mio calcio, resto un giocatore giovane, per cui penso di poter migliorare anche dove penso già di essere forte. In generale si può fare sempre meglio".

    L'INTESA CON MESSI - "E’ normale che ci fossero molte attese. Tutti si aspettano meraviglie quando una squadra può schierare giocatori di questo livello. Ma non vanno dimenticati gli episodi che hanno provocato qualche ritardo: l’infortunio di Neymar, la fase di adattamento di Messi, e anche qualche difficoltà nel gioco di squadra. Ma quando hai la possibilità di giocare con questa categoria di giocatori non si può che essere fiduciosi. Giocare con loro per me è un’opportunità incredibile e non vedo l’ora che Neymar rientri perché anche insieme a lui penso potremo fare grandi cose nella seconda parte della stagione".

    SUL CONTRATTO IN SCADENZA COL PSG - "Le rispondo dicendo che quel che è cambiato nella seconda parte dell’anno è stato proprio il fatto di essermi concentrato sul campo, sul mio calcio. E’ la cosa più importante, soprattutto nella seconda fase della stagione, quando poi si vincono i trofei. Quindi credo non sia il momento di procrastinare facendo parlare di me. Tutti sanno che sono un grande giocatore, e come tale il mio compito è anche quello di far parlare di me in campo, non fuori. Poi certamente la situazione andrà affrontata, perché il tempo passa, ma per il momento immediato non è questa la priorità".

    ITALIA O PORTOGALLO AI MONDIALI? - "Sarebbe meglio non scegliere. Ma faccio prevalere l’aspetto sentimentale e dico l’Italia. Innanzitutto, perché non l’avete disputato nel 2018 e poi perché Marco l’ha giocata nel 2014 quando era un giovane giocatore, e non ancora il top player che invece è diventato oggi. Sarebbe bello per tutti vederlo esprimersi in un Mondiale al picco del suo calcio, anche perché se lo merita. Ma se poi si qualifica il Portogallo, significa che saranno stati migliori. E non ci sarà motivo per lamentarsi. Cristiano si presenterà come sempre per lasciare il segno".

    SU DONNARUMMA - "Gigio però si è adattato molto rapidamente, poi è chiaro che sta vivendo una nuova esperienza perché con noi c’è un altro portiere di livello mondiale come Navas. Magari non è una situazione facile, ma è un vantaggio per il Psg avere due portieri di queste dimensioni. Al di là di tutto, la strada di Gigio è già tracciata, rappresenta il futuro ma anche il presente. Ho avuto la fortuna di giocare con Gigi che ha scritto la storia del calcio, se Gigio continua a lavorare duro e rimane com’è, non ci sono motivi per pensare che non farà altrettanto".

    LE POSIZIONI CONTRO IL RAZZISMO - "Oltre il grande giocatore, c’è l’uomo. Gioco a calcio ad altissimo livello, ma non bisogna dimenticare il mondo e la società che ci circondano. Per noi giocatori c’è sempre il rischio di isolarsi in una dimensione a parte, per proteggersi e anche per mantenere al massimo la concentrazione per grandi partite e obiettivi, ma penso non bisogna mai sconnettersi dalla vita reale. E poi ho sempre voluto avere il potere d’influenza che ho oggi, per cui non posso permettermi di limitarmi a giocare una partita, tornarmene a casa e sbattere la porta in faccia a tutto. Al contrario, penso che si debba aiutare il più possibile, e devo assumermi l’importanza e il peso delle mie parole, per metterle a servizio delle battaglie che ritengo più giuste".

    MEGLIO CHAMPIONS O MONDIALE? - "Vincere la prima Champions con il Psg sarebbe incredibile, ma vincere un altro Mondiale con la Francia sarebbe unico. Cercherò di fare entrambe le cose perché ho la possibilità di giocare in due squadre di altissimo livello. Meglio non scegliere".

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