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  • Medie voto del calciomercato: Roma prima, Milan da zona retrocessione, Fiorentina ultima e staccata

    Medie voto del calciomercato: Roma prima, Milan da zona retrocessione, Fiorentina ultima e staccata

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Roma in testa, Milan penultimo e Fiorentina ultima e staccata. Tranquilli, non stiamo parlando di una graduatoria che assegni punti o verdetti né di una previsione su come andrà a finire il campionato di Serie A 2020-21. La sintesi con cui abbiamo aperto riguarda la media-voto ottenuta dai calciatori acquisti durante la finestra estiva di calciomercato, secondo il giudizio degli inviati di Calciomercato.com. Si tratta di indicazioni che per il momento, essendo riferite a soltanto 9 giornate di campionato, non possono che essere grezze. Dunque vanno prese con molta cautela e senza alcuna tentazione di emettere giudizi. E tuttavia era opportuno cominciare a studiare quei numeri. Sia perché, dopo quasi un quarto di campionato, qualche indicazione è lecito trarla. Sia perché questo dato può essere considerato un primo intermedio, da comparare coi prossimi tre intermedi (fine girone di andata, metà girone di ritorno, fine campionato) per tracciare una linea di tendenza. E dunque, grazie all'elaborazione fatta da Calciomercato.com possiamo valutare quale sia stato il rendimento dei nuovi acquisti, utilizzando il parametro dei giudizi espressi dai nostri giornalisti. La valutazione è duplice: vengono assunti sia i dati di squadra che quelli individuali, distribuiti questi ultimi secondo criteri di ruolo assolto in campo.

    I dati di squadra – Dunque la squadra giallorossa capeggia la classifica della media voto con 6,31. Precede la coppia formata da Parma e Sampdoria, assestate su una media voto da 6,25. Quindi troviamo Atalanta e Inter con 6,18, Sassuolo con 6,17, Napoli con 6,15, Juventus con 6,13. E proprio sul margine del territorio positivo si assestano l'Udinese (6,02) e lo Spezia (6,01). Dunque sono 10 su 20 le squadre il cui mercato viene premiato dalla media-voti di Calciomercato.com. Il che significa anche bocciatura per il mercato di metà della Serie A. E ribadiamo che al momento il dato è parziale, ma cionondimeno si ha delle indicazioni curiose. Per esempio quella che riguarda la capolista Milan, che stando ai voti dei nostri inviati non ha tratto gran giovamento dalle operazioni di mercato estive: 5,73 e penultimo posto. Come a dire che la vecchia struttura è da scudetto (e lo dice la classifica) mentre il mercato è da retrocessione. I rossoneri sono preceduti da Bologna e Cagliari (5,95), Benevento (5,85), Hellas Verona (5,83), Lazio (5,80), Crotone (5,78), Torino (5,76) e Genoa (5,75). Sotto i rossoneri troviamo soltanto la Fiorentina, che fa anche registrate un dato clamorosamente basso: 5,56. Oltreché ultimi i viola sono staccati. La media complessiva ricavata dai voti delle 20 squadre si assesta sotto la sufficienza: 5,94.

    I dati sui singoli – Sulle medie-voto dei singoli giocatori bisogna fare un minimo di scrematura, poiché se si prendesse in considerazione i dati secchi si rischierebbe di togliere credibilità alla valutazione. Giusto per capirsi: il calciatore col voto più alto è l'atalantino Aleksej Miranchuk con 7,5 di media, ma si tratta di un dato ricavato da sole 2 partite. Dunque non può essere preso in considerazione, così come l'elevato 6,8 di media fatto segnare in 2 partite dal portiere Rafael de Andrade dello Spezia (squadra che fra l'altro, e questa è una curiosità, di portieri nuovi ne ha ruotati ben 3). Bisogna dare almeno un margine di 4 partite (su 9) disputate per avere dei valori credibili. Dunque procediamo a fare delle rapide valutazioni dopo aver operato una suddivisione in cinque ruoli: portieri, difensori (intesi come i centrali delle difese a 4 o i 3 delle difese a 3 o a 5), laterali (quelli che coprono vaste proporzioni di campo nelle formule di 5-3-2 o 3-5-2), centrocampisti e attaccanti.

    Cominciamo coi portieri - Ruolo nel quale si scopre che il “nuovo” dal rendimento più alto è Ivan Provedel dello Spezia (6,6) seguito da Manuel Reina della Lazio (6,4, ma su 4 partite) e Mattia Perin del Genoa (6,1 su 7 partite). Tutti gli altri portieri approdati in squadra durante il calciomercato estivo hanno giocato troppo poco per essere valutati. E ciò permette di non prendere in considerazione il tragico dato del milanista Ciprian Tatarusanu, che certo contribuisce a zavorrare la valutazione di squadra.

    Per quanto riguarda i difensori, in testa troviamo una conferma e una sorpresa. La conferma viene dall'atalantino Cristian Romero, che fa segnare la media più alta con 6,5 cumulata su 6 partite. La sorpresa viene dallo spezzino Julian Chabot, che ha una media quasi pari a quella di Romero ma cumulata su 9 partite: 6,4. Rendimento in terreno positivo per Kumbulla della Roma (6,3 su 5 gare) e Kaan del Sassuolo (6,1 su 8 gare). Appena negativi (5,9) Hickey del Bologna (6 partite), Glik del Benevento (9 partite) e Goldaniga del Genoa (8 partite). Fin qui deludente (5,8) Godin al Cagliari, che con 5 partite giocate condivide la posizione con Bani del Genoa (6 partite) e Ceccherini dell'Hellas Verona (9 partite). E poi è proprio il caso di dire “bocciatura su tutta la linea” per il Crotone: 5,7 in 5 gare per Luperto, 5,6 in 8 gare per Marrone, 5,4 in 9 gare per Magallan. E a chiudere vale per Martinez Quarta della Fiorentina il discorso fatto per Tatarusanu nella sezione portieri.

    La classifica dei nuovi esterni vede comandare l'Inter con una doppietta: 6,5 in 8 gare per Hakimi (che fa segnare il secondo miglior rendimento della Serie A fra i nuovi) e 6,2 per Darmian in 6 gare. Alle loro spalle si piazza Reca del Crotone (6,1 in 8 gare), che precede il compagno di squadra Rispoli (8 gare) e Zappa del Cagliari (9 gare), assestati su una valutazione di 6 netto. Da lì in poi si entra in territorio negativo, col Torino che ne piazza ben tre: Ricardo Rodriguez (5,7 in 6 partite), Murru (5,5 in 5 partite) e Vojvoda (5,5 in 7 partite). In questo segmento, il peggior rendimento viene fatto segnare dall'atalantino Fabio de Paoli, con 5,2 in 4 partite.

    La lista dei centrocampisti è lunghissima. E in cima alla graduatoria delle valutazioni possibili da prendere in considerazione troviamo un derby milanese: l'interista Arturo Vidal con 6.4 in 8 gare e il milanista Brahim Diaz con la stessa valutazione ma maturata con 2 gare in meno. Seguono appaiati a 6,3 Roberto Pereyra dell'Udinese (7 gare) e Maxime Lopez del Sassuolo (6 gare). Kulusevski della Juventus e Agudelo dello Spezia si piazzano a 6,2, avendo giocato rispettivamente 8 e 7 partite. Merita citare che a quota 6,1 (con 7 partite giocate) si trovi Sofyan Amrabat della Fiorentina, l'unico nuovo acquisto viola che si faccia trovare in territorio positivo. La lunga lista dei negativi trova un ospite illustre, che è anche un 'nuovo' sui generis: l'interista Ivan Perisic, che accumula una valutazione di 5,6 in 9 gare. Il peggiore fra i calciatori valutabili è il genoano Miha Zajc con 5,3 in 8 partite.

    La lista degli attaccanti è aperta dal migliore fra i nuovi: il romanista Pedro, che presenta la medesima valutazione di Hakimi (6,5), ma avendo giocato una partita in più (9). Alle sue spalle Osimhen del Napoli (6,4 in 6 gare), quindi a 6,3 una coppia udinese (Forestieri con 7 gare e Pussetto con 6) affiancata dal genoano Scamacca (6 gare). A seguire, fra gli altri, troviamo i due innesti dell'attacco juventino: Morata con 6,2 e Chiesa con 6,1, entrambi dopo aver disputato 7 gare. Fra i calciatori valutabili, i rendimenti più deludenti sono stati espressi da Muriqi della Lazio con 5,4 in 4 partite e Callejon della Fiorentina con 5,3 in 5 partite. E il dato dello spagnolo, accolto a Firenze come il calciatore che avrebbe dovuto far compiere un salto di qualità alla squadra, certifica lo scadente avvio di stagione della squadra viola.
    @pippoevai

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