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  • Mercato al risparmio, l’Inter si affida a Conte: ora deve dimostrare di poter fare la differenza
Mercato al risparmio, l’Inter si affida a Conte: ora deve dimostrare di poter fare la differenza

Mercato al risparmio, l’Inter si affida a Conte: ora deve dimostrare di poter fare la differenza

  • Andrea Sereni
Ora tocca a lui. Il tempo delle giustificazioni è finito. L’Inter si adagia tra le braccia di Antonio Conte, il suo comandante. Il presidente Zhang ha “smentito categoricamente le voci in riferimento a una possibile cessione”, ma lil momento è difficile. Non è una novità. Nell’incontro di martedì 29 dicembre Conte ha ascoltato e appreso tutto da Marotta, Antonello, Ausilio e il presidente stesso, collegato dalla Cina. Riduzione dei costi e taglio degli ingaggi non necessari. In parole semplici, si proverà a cedere chi è di troppo (come successo con Nainggolan al Cagliari). E poi il mercato. Sarà a costo zero, l’Inter proverà ad autofinanziarsi. Insomma, la spinta scudetto difficilmente arriverà da possibili acquisti.

“Il più nove sulla Juventus? Questo torneo è più equilibrato, alla fine emergeranno valori importanti come lavoro e organizzazione. Ma se sei nell’Inter hai il dovere di credere, di lottare fino alla fine per vincere”, ha detto oggi Conte in conferenza stampa. L’obiettivo è quello, ma per arrivarci servirà uno sforzo in più. E quello sforzo dovrà arrivare proprio dal tecnico da 12 milioni (netti) a stagione. Toccherà a lui, dimostrare che sì, gli allenatori fanno la differenza, lui più degli altri. 

Come? Innanzitutto con la sua leadership, compattare il gruppo e indirizzarlo al grande obiettivo stagionale. Poi valorizzando al meglio chi ancora non ha espresso il massimo potenziale. Parliamo ad esempio di Arturo Vidal, tanto voluto in estate ma, ad oggi, più volte deleterio che d’aiuto. Il cileno può crescere molto, e dare un importante contributo in fase realizzativa. Starà anche a Conte metterlo nelle condizioni ideali per farlo. Di sicuro da aiuto regista può far meno che da mezzala con licenza di offendere. Poi Stefano Sensi, che pian piano sta riacquistando forma e convizione nei propri mezzi. Sarà importante inserirlo nei meccanismi di squadra. Infine due elementi apparentemente di secondo piano, ma che potranno rivelarsi preziosi: il (quasi) recuperato Matias Vecino, l’uomo dei gol pesanti, e Aleksander Kolarov. La guida di Conte, la sua grinta, per sopperire a un mercato a costo zero: tocca a lui dimostrare di essere diverso dagli altri, speciale quanto il suo importante stipendio.

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