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  • I VOTI: Juve da 9,5 anche senza Witsel, Inter e Napoli 8 (nonostante Higuain). Bocciati Milan, Roma e Viola

    I VOTI: Juve da 9,5 anche senza Witsel, Inter e Napoli 8 (nonostante Higuain). Bocciati Milan, Roma e Viola

    • Stefano Agresti
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    Ecco le nostre pagelle al mercato delle 20 squadre di serie A.

    ATALANTA 5 Ha perso molto, soprattutto a centrocampo (de Roon, Cigarini), e non ha colmato le partenze con rinforzi adeguati, nonostante Paloschi sia un centravanti preziosissimo.

    BOLOGNA 4,5 Sono volati via giocatori importanti: Giaccherini e Diawara, ma anche Rossettini. E non sono stati rimpiazzati in modo adeguato. Viviani all’ultimo tutto è il tentativo di mettere una pezza. In tutta franchezza: dalla gestione Saputo ci aspettavamo molto, ma molto di più.

    CAGLIARI 7 Ha messo dentro tantissima esperienza: Bruno Alves campione d’Europa, Padoin pentascudettato, Borriello, Isla (oltre a Ionita). Non dev’essere stato così facile convincere tutti quanti a sposare una neopromossa, significa che il progetto piace anche a chi nel calcio ne ha viste tantissime. Se tutti questi ex ragazzi hanno gli stimoli giusti e trascinano i giovani, può fare strada. Incredibile la beffa Mati Fernandez, ma il Cagliari è stato prontissimo a sostituirlo con Tachtsidis.

    CHIEVO 6 Un mercato da zero a zero, quasi temesse di rompere una macchina che è andata a meraviglia nella scorsa stagione. Giusto qualche ritocco, tipo un portiere esperto (Sorrentino) al posto di uno altrettanto esperto (Bizzarri). Logico immobilismo.

    CROTONE 5 Si è cercato con grande fatica di costruire una squadra che possa giocarsi la salvezza, certo non sarà facile rimpiazzare là davanti Budimir e Ricci. La prima volta in A viene affrontata senza follie economiche: in fondo è comprensibile, altrimenti si rischia di restare scottati.

    EMPOLI 5,5 Le partenze sono davvero pesanti: tra gli altri Tonelli, Zielinski, Paredes, Mario Rui. Mezza squadra, insomma, e fortuna che alla fine è rimasto Saponara. Si impone l’ennesimo miracolo, il solito di tutti gli anni: ricostruire nonostante tanti addii di rilievo. Da quelle parti sono bravissimi, magari ci riescono di nuovo. E magari Josè Mauri torna quello - eccellente - di Parma.

    FIORENTINA 5 Ha resistito alle offerte per Vecino e Badelj, non a quelle per Borja Valero che - eliminata la Roma dalla Champions - non sono arrivate. Marcos Alonso è stato ceduto a 28 milioni e ci sta che si accetti un’offerta del genere, ma è deprimente che tutti questi soldi non siano stati reinvestiti in un sostituto all’altezza (Olivera è un’incognita) e soprattutto in un difensore centrale di alto livello. E poi: possibile che, con tanto denaro in cassa, non sia stato compiuto neppure un sacrificio per Jovetic, che avrebbe sostituito la bandiera Rossi? Presi tanti ragazzini, nessun salto di qualità: la Fiorentina chiude il mercato più ricca, ma più debole di come l’aveva cominciato.

    GENOA 6,5 La conferma di Pavoletti, anche di fronte a un’offerta consistente del Napoli (oltre 15 milioni), è un’inversione di tendenza per Preziosi che di solito cede di fronte a proposte così rilevanti. Seguiamo con attenzione Ocampos e anche Simeone, il Cholo baby.

    INTER 8 Qualcuno fa il sofista: non aveva bisogno di Joao Mario bensì di un regista. Altri vogliono stravincere: ma dove giocherà Gabigol? La verità è che l’Inter ha condotto un mercato da grande d’Europa: ha convinto Banega a sposare (gratis) il progetto nerazzurro; ha investito su ragazzi costosi e inseguiti da mezza Europa (Joao Mario e Gabigol, appunto); ha preso uomini d’esperienza che garantiscono un rendimento elevato (Candreva, Ansaldi). E, alla fine, non ha ceduto nemmeno Brozovic. Almeno sul piano economico, l’Inter è tornata. Ora tocca a de Boer, e qui possono cominciare i guai.

    JUVENTUS 9,5 No, la ciliegina non è arrivata: la beffa Witsel resta nella memoria e nella storia, ma sarebbe ingiusto, oltre che crudele, farsi condizionare più di tanto da questo affare saltato quando si giudica il mercato della Juve. Che resta, comunque, stellare: non solo i megacolpi che hanno indebolito Napoli e Roma (Higuain, Pjanic) ma anche molto altro di importante, di tutte le età (Benatia, Dani Alves, Pjaca, Cuadrado, Mandragora...). Poi c’è chi si lamenta e dice: oltre a Morata e Zaza, se n’è andato anche Pogba. Ci dispiace tantissimo per questa (peraltro remuneratissima) cessione, soprattutto perché ci rimette lo spettacolo del nostro campionato, però oggi la Juve è decisamente più forte e completa rispetto a un anno fa. In fondo, manca solo Witsel.

    LAZIO 5 Al di là dell’impoverimento tecnico, perché Candreva non è stato rimpiazzato, è inquietante la filosofia di Lotito: non reinveste nemmeno quello che incassa, gestione minimalista di una società che ha potenzialità decisamente superiori. Inquietante che si cominci la stagione con un giovane importantissimo, Keita, separato in casa. Bastos, all’impatto con il calcio italiano, ha dato la sensazione di poter essere un grande acquisto. Almeno questo.

    MILAN 4 Galliani aveva pochi soldi a disposizione, e quei pochi li ha spesi decisamente male. L’affascinante scommessa Lapadula ha rischiato di terminare prim’ancora che il campionato cominciasse (si è pensato di cederlo subito), la valutazione di Sosa è stata clamorosamente esagerata, Pasalic, Vangioni e Gustavo Gomez sono autentiche scommesse. L'ultima giornata ha risvolti patetici: i grandi nomi circolati nel pomeriggio sono evaporati, alla fine è rimasto Mati Fernandez che si è portato dietro le gravi accuse del Cagliari. Forse era meglio farne a meno.

    NAPOLI 8 Sappiamo che questo voto, ampiamente positivo, farà sobbalzare molti napoletani delusi, ma il mercato condotto da De Laurentiis è intrigante, coraggioso e promettente. E’ vero, ha perso Higuain, il centravanti migliore del mondo, con l’aggravante di averlo visto andare alla Juve. Ma ha reinvestito tutto quanto ha incassato e anche di più (oltre 100 milioni, facendo la somma) su giovani di valore e prospettiva. Milik, Rog, Zielinski, Diawara, Maksimovic (più Tonelli e Giaccherini): ragazzi che garantiscono il futuro però saranno già utilissimi per il presente, Champions inclusa. Rispetto alla scorsa stagione, il numero di calciatori d’alto livello si è decisamente ampliato.

    PALERMO 4 Ha perso Vazquez e - con tutto il rispetto per il suo talento - non può essere sufficiente Diamanti a sostituirlo. Via anche altre certezze: Sorrentino, Gilardino. A maggio ha evitato la B per miracolo, questo mercato non sembra garantire al club siciliano un campionato più tranquillo rispetto all’ultimo. Zamparini si sta impegnando per retrocedere: chissà se stavolta ci riuscirà.

    PESCARA 6 Lapadula e Mandragora sono volati in prestigiosi club con la maglia a strisce, per tentare di sostituirli in modo adeguato la società si è mossa molto. Di ragazzi interessanti ne ha presi: il talentuoso e bizzoso Manaj, Bahebeck, Muric. Vedremo se torneranno utili a Oddo, uno che cerca sempre di far giocare a calcio la sua squadra.

    ROMA 5,5 In avanti è rimasta la stessa di un anno fa; la difesa è migliorata nel numero e (forse) nella qualità dei centrali, mentre sugli esterni va messa in conto la partenza di Digne a fronte degli ingressi di Bruno Peres e Mario Rui. Poi c’è il centrocampo: è uscito Pjanic, perdita gravissima, e se n’è andato Keita, avanti con gli anni ma spesso preferito da Spalletti a De Rossi nella scorsa stagione; è rientrato in giallorosso Paredes. All'ultimo momento è stato ceduto anche Vainqueur, che non piaceva a nessuno ma all'occorrenza poteva essere buttato nella mischia. Benché ci sia Strootman dall’inizio della stagione, quasi un ‘acquisto’ rispetto all’estate scorsa, il reparto è certamente più povero. E, alla lunga, questo potrebbe pesare. Non si ha mai la sensazione che la proprietà dia davvero una mano, sul piano economico, per compiere l’ultimo decisivo salto di qualità.

    SAMPDORIA 6 Preoccupante - ma inevitabile - la cessione di Soriano dopo quella, avvenuta in inverno, di Eder. Intriganti però gli ingaggi di Praet e Budimir. Un mercato non male, nel complesso: da Ferrero, dopo la smobilitazione di gennaio, ci saremmo aspettati di peggio. Ma la vicenda Cassano doveva essere gestita in modo differente.

    SASSUOLO 6,5 Dalla Spagna hanno portato via due punti fermi, Vrsaljko e Sansone. Ma i giovani che sono arrivati (anche per ampliare la rosa in chiave europea) trasmettono grande fiducia: ottimi Lirola, Sensi, Mazzitelli, Ricci. Un mercato non sontuoso, però intelligente. Come al solito.

    TORINO 7 E’ vero che ha ceduto uomini importanti (Glik, Bruno Peres, Maksimovic), ma tutti strabene. E ha preso calciatori che possono accendere la fantasia dei tifosi: Ljajic per il talento, Hart per il prestigio (nessun nostro club aveva mai avuto il portiere dell’Inghilterra, per di più arriva dal ricchissimo City). Una squadra costruita anche per la gente e questo - considerato chi è che paga il biglietto - non è mai sbagliato.

    UDINESE 5 Il solito gruppo di semisconosciuti, dal quale poi emergerà certamente qualche talento di cui si sono accorti solo i tecnici friulani. Va sempre così, da un anno all’altro. Però, in attesa di queste rivelazioni, il mercato lascia diverse perplessità.

    @steagresti

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