Calciomercato.com

  • Mercato, la lezione di Ausilio a Galliani

    Mercato, la lezione di Ausilio a Galliani

    • Pasquale Guarro
    Spesso viene descritto come un club mal gestito o addirittura sul baratro del fallimento, ma basterebbe guardare la rosa dell’Inter per capire che talvolta le critiche verso la società nerazzurra sono eccessive. Almeno quelle che ricadono sull’aspetto tecnico, dato che i passi avanti degli ultimi anni sono notevoli.  A partire dai punti collezionati: i nerazzurri chiusero il 2014-2015 a quota 55, oggi sono a pari merito, ma con otto gare ancora da giocare. Poi c’è da intavolare il discorso della programmazione, carente negli anni addietro, ma ponderata ed equilibrata nell’attualità. Sotto questo aspetto, l’Inter, ha capovolto il banco. 

    RITORNANO I CAMPIONI - Basti confrontare la rosa del 2013/14 con quella attuale per coglierne differenze sostanziali: ai tempi figuravano giocatori praticamente invendibili, da Silvestre a Schelotto, passando per Rocchi e Mudingayi. Oggi la musica è decisamente cambiata. L’Inter dispone di calciatori che interessano alle grandi potenze del calcio europeo, i giocatori nerazzurri fanno nuovamente gola alle big e questo non può essere che un vanto, oltre che una risorsa economica per il club. Icardi, Brozovic, Murillo, Handanovic, Perisic, ma anche lo stesso Kovacic, ceduto al Real per 30 milioni di euro. I nerazzurri hanno investito su giovani di prospettiva, e dal futuro assicurato. Certo, i più attenti faranno notare che non sono mancate alcune delusioni, come ad esempio quella relativa a Shaqiri, ma la cessione dello svizzero non ha fatto registrare alcuna perdita e lo stesso rischia di avvenire per Stevan Jovetic. C’è da analizzare anche l’acquisto di Kondogbia, che di sicuro sta rendendo al di sotto delle aspettative, ma sul francese il progetto è a lungo termine e solo alla fine del prossimo anno si potrà avere un quadro della situazione più delineato riguardo a lui. Insomma, la programmazione c’è ed è tangibile in casa Inter, dove l’unico acquisto stonato appare quello di Eder, visto e considerato che Miranda, non più giovanissimo, è comunque corteggiato da Manchester United e Bayern Monaco. 

    QUANTA DISTANZA DA MILANO A MILANO - Programmazione che invece sembra essere meno brillante in casa Milan, dove Galliani - per molto tempo - ha preferito puntare sull’”esperienza” e sul basso prezzo iniziale. I parametri zero over trenta sono stati a lungo il pezzo forte dell’ad rossonero, che anche quest’anno non si è distinto per la qualità degli acquisti. Passi Romagnoli, giovanissimo e con prospettive di crescita importanti, non si capisce il motivo per cui il Milan abbia deciso di investire tante risorse su Bertolacci. Per non parlare dei rientri di Balotelli e Boateng: inspiegabili. E in rosa ci sono ancora pesi (per l’alto ingaggio da corrispondergli) di cui disfarsi come Mexes, Alex, e Diego Lopez. Insomma, Milan e Inter vivono sotto lo stesso cielo, ma in questo momento, sotto l’aspetto della gestione tecnica, sembrano esserci chilometri e chilometri di differenza tra l’operato di Ausilio e quello di Galliani.

    Altre Notizie