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  • Mertens, la moglie Kat: 'Napoli un paradiso, ma ho paura per Dries. Sul rinnovo e il futuro...'

    Mertens, la moglie Kat: 'Napoli un paradiso, ma ho paura per Dries. Sul rinnovo e il futuro...'

    La vittoria del Napoli ieri porta un nome importante, quello di Dries Mertens. Il belga ha messo a segno una doppietta spettacolare facendo esplodere di gioia i 40 mila tifosi presenti al Maradona. Sua moglie Kat ha rilasciato un'intervista ai microfoni Hln.be, portale belga. Eccone un estratto:

    CON MERTENS - "Io e Dries ci conosciamo da quando avevamo 11 anni, lui era in classe con la mia vicina e un giorno ci siamo incontrati alla festa di compleanno di lei. Dries mi chiamò ma non risposi perché mi dispiaceva per la mia vicina. Anni dopo ci vedemmo all'Oude Markt e mangiammo un kebab, me ne innamorai subito. Era già un calciatore e gli dissi 'Se vuoi vedermi ancora dobbiamo fidanzarci ufficialmente'. Da lì sono passati 17 anni. Ci sono stati alti e bassi, a volte mi sono chiesta se fosse stata la scelta giusta restare insieme dall'infanzia ma è la cosa più bella che ci sia".

    TRASFERIMENTO IN ITALIA - "Avevo 24 anni quando arrivò l'offerta per giocare in Italia. Accettammo ma ovviamente non sapevamo a cosa andavamo in contro. Dopo 9 anni dico che Napoli e l'Italia ci hanno formato completamente, siamo pienamente immersi nella cultura e nel modo di vivere degli italiani. Dries stava valutando di andare a giocare in Russia, in quel caso la mia vita sarebbe stata diversa e avrei dovuto muovermi ogni anno. Negli ultimi anni la voglia di restare era tanta e abbiamo anche respinto qualche offerta. Non so se tornerò mai stabilmente in Belgio, non abbiamo deciso ancora. Dries è un idolo in Italia. Io non voglio essere solo 'la moglie di Dries', la gente pensa sempre che lo devo a lui, come se non avessi talento, il mondo della tv è severo. In realtà è l'opposto perché senza Dries avrei potuto dedicare più tempo ai miei progetti e provarci con maggior insistenza. Ma è così che va e continuano a pensare che sono solo la moglie di Dries. In questo mondo le donne vengono trattate diversamente dagli uomini e ciò mi intristisce".

    IL PADRE E IL FIGLIO - "Vorrei che mio padre non fosse mai morto. Ho imparato a conviverci ma ci sarà sempre un vuoto nel mio cuore che non sarà mai riempito. Ora sto per avere un figlio, sarà un maschio e sarebbe bello se gli somigliasse, se avesse lo stesso carattere, gli stessi occhi. Avevo sedici anni quando mio padre mori, mi manca da tanto tempo. Quando sono rimasta incinta speravo in una figlia femmina così che Dries rivivesse l'esperienza di mio padre, volevo che mia figlia sentisse ciò che sentivo io da ragazzina. Però l'idea di un nuovo grande amore maschile nella mia vita mi ha confortato".

    IL CANE - "Mi rende felice il nostro cane Juliette, che ha 9 anni e l'abbiamo presa in Spagna. È stata picchiata e maltrattata e si vede, ma è il cane più dolce del mondo. L'abbiamo cresciuta come una figlia, fa parte della famiglia. Ci ha resi già un po' genitori per la prima volta".

    LA QUOTIDIANITÀ - "Mi piace il cibo, andare al ristorante, oziare, fare sport, camminare, leggere e cantare. Ho poca regolarità nella mia vita e spesso non so neanche in quale Paese sarò la settimana successiva. Quando io e Dries abbiamo tempo libero restiamo a casa e ordiniamo Mc Donald's guardando una serie tv".

    IL PARTO - "Quando partorirò tornerò in Italia perché voglio che Dries sia con me. In questo aspetto il calcio non è umano, è anche possibile che il giorno del parto avrà una partita e non potrà venire. Non voglio costringerlo, voglio che faccia la cosa giusta. Ci sarà anche mia mamma, non vogliamo essere soli".

    FUTURO - "Contratto in scadenza? Se dovessi scegliere io, resterei a Napoli. Qui io e Dries abbiamo trovato un paradiso. Abbiamo una bella vita però non vedo l'ora che arrivi la fine della sua carriera perché non possiamo uscire a Napoli: lui è il 'cocco' di tutti e tutti credono di poter ottenere un pezzo da lui. Non è più divertente e riduce la qualità della vita. La cosa positiva è che questo aiuterà quando la carriera calcistica finirà. A volte temo come sarà per Dries perché se sei abituato a giocare di fronte a uno stadio di 50 mila persone ogni settimana come starai quando finiranno le scariche di adrenalina? Dries dice sempre 'Me la godrò e basta'".

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