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  • Mertens: rinnovo fermo, la Cina chiama

    Mertens: rinnovo fermo, la Cina chiama

    • Federico Albrizio
    Sempre meno centrale, sempre più all'ombra di Milik: Dries Mertens resta una pedina preziosa per il Napoli, ma non è un pezzo imprescindibile nello scacchiere di Ancelotti. Nel match casalingo contro la Sampdoria è arrivata la seconda partita in questa stagione passata interamente in panchina, guardando Milik, Insigne e pure il subentrante Verdi: non una bocciatura definitiva, ma un segnale di come ormai il mondo azzurro non ruoti più a 'Ciro' e ai suoi gol (8 in campionato finora, 3 in meno rispetto alla 22esima giornata del 2017/18).

    RINNOVO FERMO, LA CINA... - La Mertens-dipendenza è superata, questo Napoli può fare a meno del belga e questo può tramutarsi anche in un addio a fine stagione. Il contratto che lo lega agli azzurri scadrà il 30 giugno del 2020 e non arrivano segnali per il rinnovo: tutto fermo, una trattativa solo abbozzata con De Laurentiis e Giuntoli mesi fa ma mai portata avanti concretamente. E in estate, a un anno dalla scadenza, l'addio è un'opzione sempre più concreta con una meta ben delineata: la Cina, quella che stava per strappare agli azzurri il capitano Marek Hamsik prima del comunicato del club che ha annunciato la fine della trattativa e che a fine stagione potrebbe portare a buon fine il lungo corteggiamento a Mertens, esercitando la clausola rescissoria da 28 milioni di euro presente nel suo contratto. Poco più di tre mesi al termine del campionato, mesi che sanciranno definitivamente il futuro del belga: mai come prima vicino a lasciare Napoli per una nuova avventura.

    @Albri_Fede90

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