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  • Messi appannato:| Ma il Barça ha bisogno di lui

    Messi appannato:| Ma il Barça ha bisogno di lui

    • Antonio Moschella

    In sette anni di Barça Leo Messi ha sbaragliato la concorrenza, dentro e fuori dal club blaugrana. Per lui il club ha fatto fuori pezzi da novanta quali Ronaldinho, Eto’o e Ibrahimovic. Tutti in qualche modo colpevoli di bloccare l’esplosione del suo immenso talento. Guardiola l’ha impiegato in tutti le posizioni d’attacco, dando all’argentino fiducia ma al contempo pressione. È lui il cavallo di Troia, l’estrema risorsa alla quale i catalani si appellano per scardinare le difese rivali, ormai quasi unicamente propense al catenaccio ad oltranza. A Barcellona è il re indiscusso, tifosi e club lo coccolano e lo viziano a dismisura. Non come in Argentina, dove le eccessive aspettative e il differente stile di gioco lo penalizzano e gli procurano più fischi che applausi. Eppure è da un po’ che la Pulga in campo è nervoso, individualista al massimo e quasi ossessionato dall’idea di dover segnare per forza, come a dover giustificare il l’etichetta esclusiva di miglior giocatore del mondo, di idolo delle folle, di Deux ex Machina che non fallisce mai.

    A tal proposito Cesc Fabregas è accorso in difesa del suo compagno di squadra: “ Leo è fatto così, ha sempre voglia di segnare, è un lottatore nato. Preferisco che resti sempre motivato ed ossessionato al vederlo rilassato ed appagato. Se ci sono dubbi su di lui a livello mondiale, onestamente non oso immaginare cosa pensino degli altri.”
    Sarà il record di marcature nella storia del Barça, meno di quaranta gol gli mancano per superare la leggenda Cesar, la causa della sua vera preoccupazione? O è semplicemente stanchezza? Messi gioca ininterrottamente da metà agosto ed è l’unico elemento esente dal turnover, per scelta sua e dello stesso Guardiola. I suoi numeri impressionano tanto che egli ha reso l’eccezionale normale: a 24 anni le 196 reti messe a segno con i catalani lo proiettano già nella storia. Jorge Valdano, suo connazionale ed ex dirigente del Real ha recentemente ammesso “ Il Barça dipende molto di più da Messi che il Real da Ronaldo”. Evidentemente è proprio così, Leo Messi non può esimersi dal fare gli straordinari, ancor meno adesso che il cammino si staglia tortuoso, tra il freddo incalzante, la sfida con l’undici di Mourinho e, soprattutto, il Mondiale per Club.


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