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  • Messi, Di Maria e gli altri: Argentina, è il fallimento della 'Generazione d'oro'

    Messi, Di Maria e gli altri: Argentina, è il fallimento della 'Generazione d'oro'

    • Angelo Taglieri
    Gli altri ti abbracciano, ti salutano, ti rendono onore. Prima di festeggiare. E dopo averti mandato ko. Un istante di convenevoli tra la battaglia da 90 minuti e la gioia da condividere coi compagni in campo e negli spogliatoio: ma se perdi, stai da solo. Fissi il vuoto. Hai le mani sui fianchi. Con la testa bassa. E, dal 2010 in poi, hai la maglia dell'Argentina indosso. "Mai una gioia" direbbe il popolo socialmai una vittoria lacrima il popolo albiceleste, innamorato di quella camiseta, che aveva affidato le proprie speranze mondiali a una generazione d'oro. Ma tutto "l'oro del mondo" non è servito a niente.

    LE VITTORIE DEL PASSATO - Anno 2005: Lucas Biglia, Lionel Messi e Sergio Aguero. 20 anni il Principito, 18 la Pulga, 17 il Kun. Mondiale Under 20, il 10 sulle spalle di Patricio Perez, il 18 su quelle di Messi, che vince il titolo di capocannoniere, di miglior giocatore del torneo nonché il Mondiale stesso. Anno 2007: Sergio Romero, Federico Fazio, Gabriel Mercado, Ever Banega, ancora Aguero e Angel Di Maria. Altro Mondiale Under 20, altra vittoria dell'Argentina, con l'attuale attaccante del Manchester City che fa il Messi della situazione: capocannoniere e miglior giocatore del torneo con la 10 sulle spalle. Poi, nel 2008, arriva anche l'oro Olimpico di Pechino, che bissa quello del 2004 di Atene: Javier Mascherano come anello di congiunzione, poi il mix perfetto tra il 2005 e il 2007, con Messi, Aguero, Di Maria, Banega e Romero. Si vince, ci si diverte, si sogna, tanto da dimenticarsi anche dei problemi di Higuain, tentato dalla Francia e punito dall'AFA che non lo convoca per le Olimpiadi di Pechino. Incetta di trofei da "piccoli", quindi da "grandi"...

    LE DELUSIONI DEL PRESENTE - ...nulla. Niente, zero. Solo il sapore amaro della sconfitta. O peggio ancora: della delusione. Grandi aspettative, mai rispettate. Si inizia con la Coppa America 2007: Messi è ancora "solo", è il baby della compagnia, con lui c'è Mascherano, ma è ancora la nazionale di VeronHeinzeRiquelme Zanetti. E col Brasile, in finale, finisce 3-0 per la SeleçaoPrima delusione. Ne arriveranno altre tre, cocenti: Mondiale 2014, ko in finale contro la GermaniaCoppa America 2015, ko in finale col CileCoppa America del Centenario, ultimo ko, ancora con il Cile. Messi non è più solo, ha gli "altri", al suo fianco: Di Maria, Aguero, Romero, Mascherano, pure il Pipita. Ma niente, la vittoria non arriva. E non è arrivato neanche il colpo di coda, quello dell'orgoglio, nel mondiale di Russia. Il tramonto di una generazione che si spegne al sorgere del calcio del futuro, la buona volontà di Mascherano che non ce la fa a stare dietro all'esplosione di talento di Mbappé. La Generazione d'oro è ai titoli di coda. E saluta una bacheca fatta solo di medaglie d'argento. 

    @AngeTaglieri88

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