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  • Messi e Neymar: rivali in Champions, ma il sogno è riunirsi. E il PSG può accontentarli

    Messi e Neymar: rivali in Champions, ma il sogno è riunirsi. E il PSG può accontentarli

    • Federico Albrizio
    "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Pur non conoscendo Venditti forse, devono pensarla così anche Neymar e Lionel Messi. Che hanno un sogno: tornare a giocare insieme. Un desiderio rivelato poco più di dieci giorni fa dal brasiliano, un annuncio che ha scatenato i rumors di mercato: Barcellona o Parigi, dove avverrà il ricongiungimento? Aspettando una cosa è certa: potrà accadere in entrambe le città. L'urna di Nyon ha infatti emerso il verdetto: Barça e Paris Saint-Germain si affronteranno negli ottavi di Champions League, sarà la prima volta in cui Messi e Neymar si scontreranno dalla loro separazione, caviglia del secondo permettendo (primi esami hanno dato risultati rassicuranti dopo il brutto intervento di Thiago Mendes).

    RIVALITA' - Non un primo confronto assoluto, i due si sono già dati più volte battaglia in Nazionale, ma sarà solo la seconda sfida a livello di club: la prima risale addirittura al 2011, quando il Santos di O'Ney fu travolto 4-0 dal Barcellona della Pulce nella finale del Mondiale per Club. Una sorta di nuova rivincita per il brasiliano, ma la sfida avrà il sapore di una seconda chance anche e soprattutto per il PSG, per cui l'ultima sfida europea con il Barcellona è una ferita ancora aperta. 8 marzo 2017, ritorno proprio degli ottavi di Champions, dopo il 4-0 dell'andata al Parco dei Principi Cavani e compagni si sentono la qualificazione in tasca. Nulla di più sbagliato, perché la MSN ribalta tutto. Trascinata da uno dei migliori Neymar di sempre: un rigore procurato, due gol (punizione e rigore) e l'assist per il 6-1 di Sergi Roberto, la rete della storia.
     
     

    MA IN FUTURO... - Pochi mesi dopo quella partita la 'fuga' di Neymar a Parigi, per i tanti, tanti soldi messi sul piatto dal club di Al-Khelaifi e per uscire dall'ombra di Messi. E se a seguire le sue orme ora fosse proprio l'argentino? Il futuro di Leo è un rebus lontanissimo dal trovare una risoluzione e più il tempo passa, più si abbassano le speranze dei tifosi blaugrana di poter andare avanti con la loro leggenda. Joan Laporta ha rassicurato a più riprese sulla ferma volontà di voler convincere la Pulce a restare in caso di elezione, ma la situazione economica del Barça preoccupa e si accumulano le voci di chi non vedrebbe necessariamente come un male privarsi del suo pesante ingaggio. Per primo il presidente ad interim Carles Tusquets senza usare mezzi termini ("Dal punto di vista economico, sarebbe stato desiderabile venderlo in estate. Neymar? Può tornare solo se viene gratis, altrimenti è inaccessibile senza un miracolo"), ultimo il candidato alla presidenza Emili Rousaud ("Il suo ingaggio è insostenibile, gli chiederemo il sacrificio di tagliarsi l'ingaggio e se non ci sarà accordo, allora se ne andrà"). Tanti segnali, strascico di un'estate già turbolenta che aveva visto il braccio di ferro tra Messi e Bartomeu risolversi in una convivenza forzata e poco proficua, che ora rilanciano la questione in vista di un gennaio rovente e che, senza un'intesa per il rinnovo, potrebbe vedere l'argentino accordarsi con un nuovo club per la prossima stagione. E con il Manchester City di Guardiola, il PSG è in prima fila: per il feeling con Neymar, per la possibilità di costituire un nuovo tridente da sogno con il brasiliano e Mbappé (la società sta provando a blindare entrambi con il rinnovo) e dimostrare di poter tornare sul tetto d'Europa anche in una piazza diversa da casa, mettendosi alla prova come ha fatto l'eterno rivale Cristiano Ronaldo quando ha lasciato il Real Madrid per la Juventus. Oggi nemici, domani chissà: l'urna di Nyon offre a Neymar e Messi la possibilità di incontrarsi nuovamente e parlare di un futuro che potrebbe vederli ancora insieme, tra Barcellona e Parigi.
     

    @Albri_Fede90

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