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  • Messi non vuole presentarsi al raduno: Guardiola a Barcellona, Bartomeu attende papà Jorge

    Messi non vuole presentarsi al raduno: Guardiola a Barcellona, Bartomeu attende papà Jorge

    • Andrea Sereni
    Sono ore frenetiche per Lionel Messi. La giornata di domenica sarà cruciale per capire se sarà o meno battaglia con il Barcellona. Prosegue, infatti, il braccio di ferro tra la Pulce e il club blaugrana. Da ieri Leo ha smussato gli artigli, e sta provando ad evitare uno scontro frontale per lasciarsi in modo amichevole. Ma Bartomeu, dopo aver rifiutato (ieri) di incontrare gli avvocati dell’argentino, mantiene una posizione rigida: è pronto anche a dimettersi pur di trattenere Messi, ma non lo venderà a nessun club a meno che non si presenti con i 700 milioni previsti dalla clausola rescissoria.


    POSIZIONI NETTE - Una posizione netta, da cui difficilmente il numero 1 blaugrana si sposterà. Così come Leo non cambierà idea: vuole andare via, e crede fermamente di potersi liberare grazie ad un’opzione presente sul proprio contratto (in scadenza nel 2021), che prevede lo svincolo unilaterale al termine della stagione 2019/2020. Ed è qui che iniziano i problemi: il club afferma che la clausola era esercitabile entro il 10 giugno, Messi - spalleggiato dai  suoi avvocati - crede che, con il prolungarsi dell’annata causa coronavirus, la possibilità di liberarsi gratis sia ancora valida, essendo la stagione di fatto finita da pochi giorni.


    BATTAGLIA LEGALE - Restassero così le cose, una battaglia legale sembra una conseguenza scontata. Anche perché, come detto, il tempo stringe: domani il Barcellona si raduna e dà il via alla stagione 2020/2021, con i test anti-coronavirus (lunedì gli allenamenti), che dovranno sostenere tutti i giocatori. Messi, stando a quanto riferito da RAC1, non si presenterà, su consiglio dei propri legali, per non “iniziare” una stagione che vorrebbe vivere in un’altra squadra. Il padre lo avrebbe già comunicato al club. Rischia, seguendo il regolamento interno del Barça, citato da sport.es, una sospensione da 2 a 10 giorni dello stipendio e una multa fino al 7% dell'ingaggio mensile. Non è finita qui: secondo quanto riferito da El Chiringuito, il Barcellona risponderà a Messi con un altro burofax ricordandogli che ha un contratto in essere e che, quindi, deve presentarsi ai test di domenica.


    GUARDIOLA A BARCELLONA - Insomma, la battaglia, che lato Pulce si proverà comunque ad evitare, si avvicina a grandi passi. Ad infiammare ulteriormente un ambiente già caldo Pep Guardiola, arrivato ieri a Barcellona, fotografato in un ristorante della città da El Chiringuito. Ufficialmente in vacanza, ma non è escluso un incontro con Jorge Messi, il papà di Leo, atteso domani in Catalogna per confrontarsi con Bartomeu e chiedergli il via libera dietro il pagamento di un indennizzo da parte del club scelto dal figlio. Che dovrebbe essere proprio il Manchester City, pronto ad offrire ai blaugrana una contropartita tecnica di rilievo. Sullo sfondo il PSG, con Neymar che continua a chiamare l’amico per portarlo all’ombra della Tour Eiffel, e l’Inter, che osserva vigile la situazione. Tutto è ancora aperto, novità sono attese a stretto giro di posta.

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