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  • Mihajlovic: 'Pastore sembra Zidane, Ljajic non Kakà'

    Mihajlovic: 'Pastore sembra Zidane, Ljajic non Kakà'

    "Possiamo battere chiunque". Sinisa Mihajlovic carica la Fiorentina alla vigilia della sfida col Palermo. Il tecnico viola ha dichiarato in conferenza stampa: "La squadra l’ho vista bene, più allegra e meno tesa. C’è un atteggiamento positivo. Domani è fondamentale, se vinciamo col Palermo usciamo definitivamente dalla crisi di risultati di questo avvio di stagione.  Adesso avremmo meritato di avere 8 punti, non 5. Domani voglio vedere la stessa determinazione del Parma, anzi di più. Dobbiamo ancora migliorare, nel gioco e nell’atteggiamento. Dobbiamo andare avanti".

    Ljajic?

    "Gli ho detto di non montarsi la testa, nel calcio se sbagli una partita diventi una mezza sega".
     
    Ljajic a chi somiglia?
    "Non Kakà come dice qualcuno. Ha grandi doti e deve migliorare. Si deve irrobustire anche un po’. Non so a chi somiglia. Deve lavorare ancora tanto e lo sta facendo. Ha preso anche fiducia e sta trovando continuità. Vedremo come sarà tra 7-8-10 partite".
     
    Il Palermo un derby per avere allenato il Catania?
    "Non la sento in un modo particolare, sono stato poco a Catania. La sento come tante altre gare. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, il Palermo è forte, ha un allenatore che stimo e grandi giocatori: sarà dura, ma non la sento in modo particolare. Dipende tutto da noi, se noi vogliamo vincere vinciamo. Ci sono poche partite che dipendono dagli avversari, non quella di domani".

    Non chiamare Montolivo in Nazionale?

    "Ha un’infiammazione alla caviglia e gioca con le infiltrazioni. Dà l’esempio da vero capitano, questo gli fa onore. Spero che Prandelli chiami chi non ha mai chiamato. Con la Serbia spero faccia turn-over massiccio, ma non credo che lo farà".

    Preoccupato per i ko di D’Agostino e Montolivo?
    "Non sono preoccupato, penso sempre positivo, non mi piango mai addosso. Se uno non c’è, gioca un altro. Abbiamo giocatori in grado di sostituire chi non c’è. Gli infortuni nel calcio ci stanno. D’Agostino non so quando torna. Montolivo non è nulla di grave, se riesce a fermarsi una settimana tutto passa".

     
    Il futuro tattico di questa squadra anche in vista del rientro di Mutu?
    "Credo che userò 4-2-3-1- e 4-3-3. Mutu può fare la differenza ma è tanto che non gioco. Per il 29 ottobre non sarà pronto. Ora penso a chi ho a disposizione, non a Mutu. Mutu è importante ma non è il Messia che risolve i problemi: per essere lui deve tornare in condizione".

    Montolivo ha detto che io lo completo?
    "Chiedete a lui. Tutti si devono completare, sempre. Ache io, tra 20 anni. Io lo allenao e gli do dei consigli. A lui e agli altri. Cerco di dare loro coraggio, fiducia, ma chiedete a Montolivo".

     
    Ljajic se la deve vedere con gente fisicamente tosta in mezzo al campo?
    "Con me la 'guerra' la perderebbe sempre (ride ndr). Non potrà mai fare la guerra con qualcuno. Si deve irrobustire ma ha le sua caratteristiche e anche così fa la differenza. Deve fare come Jovetic che  quando si è irrobustito ha acquistato forza".

    Montolivo?
    "Ora si fa sentire anche in campo, parla e incita i compagni".
     
    Pastore?
    "A me piace Hernandez, anche se Pastore è fortissimo e somiglia a Zidane. Hernandez è il più forte che hanno".

     
    Vargas?
    "Vediamo. Non mi preoccupa, se non ci sarà lo sostituiremo. Perdiamo qualcosa, ma non mi preoccupo. Era tornato quasi al top, peccato. Non siamo fortunati quest’anno. Mi spiace per lui, ma sono felice per chi giocherà al suo posto".
     
    La cena tutti insieme di ieri?
    "Era il compleanno del fisioterapista. Li ho chiamati io per stare un po’ insieme e fare gruppo. Mi piacciono queste cose, vedersi insieme e fare gruppo. Ho pagato io".

    La cittadella?
    "Mi dovete spiegare il dibattito, non so niente. E’ la squadra che gioca in serie B? (ride ndr). Non lo so. Non conosco la materia. Pensavo alla squadra del Cittadella (ride ndr)".

    Munoz?

    "Nessuno mi ha chiesto niente al riguardo prima di arrivare alla Fiorentina. Sono felice dei miei giocatori, non li cambierei con nessun altro. Vedrei bene Hernandez e Pastore qui, ma è normale. Sono bravi anche i due sloveni che sono arrivati. Mi fa piacere che in questi anni stiano arrivando tanti slavi in Italia dopo tanti anni. E sono penalizzati per essere extracomunitari".

    Ljajic da nazionale maggiore?
    "
    Andrà in Nazionale, con Gulan. Gulan è un potenziale titolare, se non si faceva male lo avrei fatto quasi sicuramente giocare domani. Cercheremo di portarli in nazionale maggiore, sarei orgoglioso di avere due viola in nazionale maggiore. Ci penserò io a farceli andare".
     


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