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  • Milan, Abbiati accusa: 'Infastidito dai compagni che rispondono ai richiami'
Milan, Abbiati accusa: 'Infastidito dai compagni che rispondono ai richiami'

Milan, Abbiati accusa: 'Infastidito dai compagni che rispondono ai richiami'

Christian Abbiati parla a Sky Sport dopo lo 0-0 del Milan con il Chievo: "Il primo tempo è quasi inspiegabile, un po' come la ripresa contro il Sassuolo. Cose che non mi spiego perché arrivavamo da ottime prestazioni. Bisogna reagire perché è vero che abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia, ma è il 21 maggio. Dobbiamo raggiungere più squadre possibili davanti a noi. Per due mesi abbiamo fatto veramente bene, sono queste due ultime prestazioni che non capisco. Non vorrei ci sia stato un rilassamento, questo al Milan non deve accadere. La mia prestazione? Ho il bastone nascosto che mi tiene in piede (scherza ndr.). Cerco di dare sempre il massimo, ho saputo che Gigio sta bene, l'importante è questo".

L'ACCUSA: 'INFASTIDITO DAI COMPAGNI' - Poi, ai microfoni di Mediaset, Abbiati aggiunge: "Abate a caldo ha contestato l’atteggiamento della squadra? Si, è stato sbagliato sia oggi che contro il Sassuolo. In questi due mesi abbiamo giocato da Milan e abbiamo ottenuto risultati, abbiamo fatto 9 partite senza perdere ma non avevamo risolto tutto. Non ho parole per la partenza di oggi, per i primi 30 minuti. Non è che non ci impegniamo, è proprio l’atteggiamento che è stato sbagliato. Dovevamo entrare in campo con molta più fame come abbiamo fatto nella ripresa dove abbiamo disputato una discreta partita. Non parlo dei singoli ma mi infastidisce quando un compagno viene richiamato e questo risponde perché vede il richiamo come una rottura, quando invece è costruttivo. Dobbiamo giocare tutti per vincere, perché se anche uno su undici non ha lo stesso atteggiamento vincente non si ottengono risultati. Questo è mancato nelle ultime due partite, non voglio fare un dramma perché veniamo da due mesi dove abbiamo fatto molto bene. Episodi sfortunati che non ci hanno permesso di conquistare i tre punti? Fanno parte del gioco, la fortuna devi anche portarla dalla tua parte. Se Bertolacci avesse segnato quando ha colpito la traversa sicuramente avremmo vinto ma l’atteggiamento sbagliato dei primi 30 minuti e della gara contro il Sassuolo sarebbe rimasto. L’obiettivo di questo finale di stagione? Abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia ma il campionato non è finito. Noi siamo il Milan, non dobbiamo accontentarci del sesto posto, dobbiamo avere l’obiettivo di raggiungere le squadre davanti. Mancano nove partite in campionato, la finale di Coppa Italia è dopo. Non dobbiamo staccare la spina, dobbiamo rimanere costanti in tutti i match anche perché indossiamo una maglia pesantissima e molto importante". 

Abbiati prosegue: "Bisogna capire il perché del calo, non deve avvenire. Sei al Milan, veniamo da due stagioni disastrose, quindi non possiamo permettercelo. Non credo che i miei compagni si accontentino del sesto posto, non ci voglio credere. Così non va bene, domenica sicuramente ci sarà sicuramente un altro atteggiamento. E' la cosa primaria".

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