Passano i giorni e inizia a prendere forma il nuovo Milan di marchio cinese. Non parliamo soltanto della rosa a disposizione di Montella che, nel limite del possibile, verrà rinforzata con innesti mirati per restituire competitività ad un gruppo che ha mancato per la terza stagione consecutiva la qualificazione all'Europa. Anche in ambito dirigenziale l'arrivo della cordata capeggiata dal governo di Pechino rischia di portare un vero e proprio terremoto, con figure storiche come quella di Adriano Galliani che rischiano di appartenere presto al passato. Il nuovo dg e ad in pectore Marco Fassone ha già cominciato a lavorare per i possibili nuovi proprietari e in attesa di un'investitura ufficiale che giungerà soltanto dopo il closing, tra novembre e dicembre.
Lui sarà l'uomo dei conti e quello chiamato a risollevare le sorti del club rossonero anche nel marketing (saluterà anche Barbara Berlusconi), mentre è partita la ricerca di un direttore sportivo, che sarà italiano perchè dovrà conoscere le dinamiche del mercato nazionale. L'arrivo di Fassone potrebbe portare ad una clamorosa reunion con Piero Ausilio, attuale direttore sportivo dell'Inter col contratto in scadenza nel 2017 ma che non rientra nei piani della nuova proprietà di Suning, mentre l'altra suggestione conduce ad un vecchio pallino come Walter Sabatini della Roma, che sempre a fine anno sarebbe destinato a lasciare la Capitale.