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  • Milan bello ma superficiale: così l'Europa è a rischio

    Milan bello ma superficiale: così l'Europa è a rischio

    • Daniele Longo
    Il day after del Milan ha un sapore amarissimo. La formazione di Stefano Pioli ha cullato a lungo il sogno di uscire vittoriosa dalla trasferta di Firenze che gli avrebbe garantito il sesto posto nella graduatoria. In vantaggio di una rete e di un uomo, i rossoneri hanno mostrato una totale incapacità di gestire partita e risultato come gli era già accaduto nel derby. Il tecnico ha apertamente parlato di superficialità dei suoi ragazzi, un fattore che può essere determinante in negativo nel proseguo del campionato.


    MILAN BELLO - E' sotto gli occhi di tutti che il solo arrivo di Ibrahimovic ha dato un impulso estremamente positivo alla squadra. Ora più convinta dei propri mezzi, determinata a imporre il proprio gioco contro qualsiasi avversario. Una questione di mentalità che il campione svedese ha saputo trasmettere in poco tempo. Anche Pioli è stato molto capace e intelligente nel saper trasformare un ormai prevedibile 4-3-3 in un più armonico 4-2-3-1 per esaltare le straordinaria capacità di Zlatan, l'imprevedibilità di Rebic e le caratteristiche specifiche di Calhanoglu.  Per 70 minuti il Milan è stato padrone del campo a Firenze ed era meritatamente in vantaggio. Un punto di partenza certamente importante per il futuro (anche se difficilmente verrà data continuità a quest'ultimo progetto tecnico) qualora vengano risolte alcune criticità talmente evidenti e ripetitive.

    TROPPI PUNTI PERSI, EUROPA A RISCHIO - Il campionato del Milan si può dividere in due fasi: la prima, assolutamente fallimentare, culminata con l'esonero di Giampaolo. La seconda ha avuto inizio con Pioli che è stato bravo a provare a rimettere insieme i cocci.  Iniziano, però, ad essere troppi i punti persi per strada: i pareggi i contro Sassuolo, Sampdoria, Verona ( in superiorità numerica per quasi mezzora) e Fiorentina. Senza dimenticare la ferita ancora sanguinante di un derby gettato alle ortiche e che poteva dare un senso diverso alla stagione. Dopo aver migliorato l'assetto tattico adesso per il Diavolo è tempo di lavorare su quella superficialità che rischia di mandarlo fuori strada nel percorso verso l'obiettivo minimo stagionale: il raggiungimento dell'Europa League. 

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