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Milan, Conceiçao ricorda la mamma: "Non sono del tutto felice perché mi manca. Chi ce l'ha, è ricco e non lo sa"
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Il Milan di Sergio Conceiçao inaugurerà stasera il programma della 36esima e terzultima giornata di Serie A, ospitando a San Siro il Bologna a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia contro i rossoblù del 14 maggio. I calciatori rossoneri indosseranno una maglietta speciale, coi cognomi delle rispettive madri al posto di quelli esibiti tradizionalmente, in occasione del weekend che in Italia porterà alle celebrazioni per la Festa della Mamma di domenica.
E, nell'ambito di questa iniziativa, Milan TV ha effettuato un'intervista all'allenatore Sergio Conceiçao, che ha condiviso il suo ricordo della madre, scomparsa quando aveva soltanto 18 anni: "Io sono uno dei 8 figli che lei ha avuto, dove tutti avevamo un amore che non è spiegabile. Non si può trasmettere a parole quello che sentivamo io e miei fratelli. Siamo cresciuti nella difficoltà, tanta. Papà lavorava solo lui, mamma si occupava dei figli. Anche lei lavorava tanto, tanto, con tanto amore e affetto. Era una donna...il mio punto di riferimento. A me se domandano nei momenti più felici della mia vita, perché io penso che la felicità continua non esiste. Ci sono dei momenti dove delle persone sono più felici di altre, ma anche in quei momenti c'è sempre un lato un po' nero in me, non sono pienamente felice, perché mi manca tanto. E ancora oggi è così...".
Sulle pesanti perdite che hanno caratterizzato la sua adolescenza (prima il padre, poi la madre, ndr): "Questo percorso che ho avuto a livello famigliare, ho avuto questa forza.... Quando avevo 4 anni ho perso un fratello che ne aveva 12. Dopo il mio papà è morto che ne avevo 15, quasi 16, e la mia mamma aveva già avuto un ictus ed aveva il lato sinistro paralizzato e non era una persona autonoma. E alla fine io, piccolino, perché i miei fratelli sono più grandi me, ho dovuto fare tutto con la mia mamma: aiutarla in tutto, a fare la doccia, a mangiare. Sono stati anni in cui ho vissuto un amore più grande, un legame che non posso spiegare in parole quello che significa. A livello di soldi non ne avevamo, ma comunque avevamo un amore così grande. Ricordo sempre una frase: "Chi ha la mamma è ricco e non lo sa", ed è vero".
Sergio Conceiçao ha poi ricordato a Milan TV una frase di sua madre: "La mia mamma non mi ha mai sgridato. Mio papà era duro, era tosto, era difficile. La mia mamma era la tipica mamma che protegge i figli, aveva sempre una parola bella da dire. La persona più importante, anche se non voglio dimenticare mia moglie sennò si arrabbia (ride, ndr). Comunque sono stati momenti, fino ai 18 anni che l'ho persa, molto, molto, molto felici, difficili ma pieni d'amore, un amore così grande... E' vero, ma è difficile da trasmettere quello che io sento, che sento tutti i giorni. Alla fine c'è l'abitudine al dolore che ho adesso, ma il dolore c'è sempre. Sono abituato a questo dolore e riesco a vivere ed andare avanti".
Infine Conceiçao ha mandato un messaggio a tutte le mamme: "Un augurio a tutte le mamme, a tutte le donne di questo mondo perché è grazie a loro che questa società, il mondo, va avanti, senza dubbio. Veramente chi ha la fortuna, la ricchezza di avere i genitori, in questo caso la mamma, ne deve approfittare e dire tutti i giorni una cosa che prima non dicevamo mai: "Ti amo". Perché mi manca oggi, e se fosse stata qua gliel'avrei detto tutti i giorni. Ti amo, perché è davvero un sentimento che c'ho e penso che i figli devono avere per la mamma".
E, nell'ambito di questa iniziativa, Milan TV ha effettuato un'intervista all'allenatore Sergio Conceiçao, che ha condiviso il suo ricordo della madre, scomparsa quando aveva soltanto 18 anni: "Io sono uno dei 8 figli che lei ha avuto, dove tutti avevamo un amore che non è spiegabile. Non si può trasmettere a parole quello che sentivamo io e miei fratelli. Siamo cresciuti nella difficoltà, tanta. Papà lavorava solo lui, mamma si occupava dei figli. Anche lei lavorava tanto, tanto, con tanto amore e affetto. Era una donna...il mio punto di riferimento. A me se domandano nei momenti più felici della mia vita, perché io penso che la felicità continua non esiste. Ci sono dei momenti dove delle persone sono più felici di altre, ma anche in quei momenti c'è sempre un lato un po' nero in me, non sono pienamente felice, perché mi manca tanto. E ancora oggi è così...".
Sulle pesanti perdite che hanno caratterizzato la sua adolescenza (prima il padre, poi la madre, ndr): "Questo percorso che ho avuto a livello famigliare, ho avuto questa forza.... Quando avevo 4 anni ho perso un fratello che ne aveva 12. Dopo il mio papà è morto che ne avevo 15, quasi 16, e la mia mamma aveva già avuto un ictus ed aveva il lato sinistro paralizzato e non era una persona autonoma. E alla fine io, piccolino, perché i miei fratelli sono più grandi me, ho dovuto fare tutto con la mia mamma: aiutarla in tutto, a fare la doccia, a mangiare. Sono stati anni in cui ho vissuto un amore più grande, un legame che non posso spiegare in parole quello che significa. A livello di soldi non ne avevamo, ma comunque avevamo un amore così grande. Ricordo sempre una frase: "Chi ha la mamma è ricco e non lo sa", ed è vero".
Sergio Conceiçao ha poi ricordato a Milan TV una frase di sua madre: "La mia mamma non mi ha mai sgridato. Mio papà era duro, era tosto, era difficile. La mia mamma era la tipica mamma che protegge i figli, aveva sempre una parola bella da dire. La persona più importante, anche se non voglio dimenticare mia moglie sennò si arrabbia (ride, ndr). Comunque sono stati momenti, fino ai 18 anni che l'ho persa, molto, molto, molto felici, difficili ma pieni d'amore, un amore così grande... E' vero, ma è difficile da trasmettere quello che io sento, che sento tutti i giorni. Alla fine c'è l'abitudine al dolore che ho adesso, ma il dolore c'è sempre. Sono abituato a questo dolore e riesco a vivere ed andare avanti".
Infine Conceiçao ha mandato un messaggio a tutte le mamme: "Un augurio a tutte le mamme, a tutte le donne di questo mondo perché è grazie a loro che questa società, il mondo, va avanti, senza dubbio. Veramente chi ha la fortuna, la ricchezza di avere i genitori, in questo caso la mamma, ne deve approfittare e dire tutti i giorni una cosa che prima non dicevamo mai: "Ti amo". Perché mi manca oggi, e se fosse stata qua gliel'avrei detto tutti i giorni. Ti amo, perché è davvero un sentimento che c'ho e penso che i figli devono avere per la mamma".
Commenti
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La mamma ed il papà quando se ne vanno ci lasciano un vuoto che mai più nulla potrà riempire.