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  • Milan, Cutrone merita una chance

    Milan, Cutrone merita una chance

    • Giancarlo Padovan

    Di fronte a 65.763 fedeli, il Milan supera il terzo turno preliminare di Europa League battendo i romeni del Csu Craiova (2-0). L’entusiasmo dei milanisti è stato inversamente proporzionale alla grandezza degli avversari, allenati dal lombardo Devis Mangia, e già sconfitti all’andata con un gol di Ricardo Rodriguez. Il Craiova, infatti, vale a malapena una nostra compagine di serie B, da Mangia ha ricevuto una buona organizzazione, ma sotto porta fallisce sistematicamente il poco che riesce a costruire.

    E’ stato così nella gara di andata, quando Donnarumma è riuscito a respingere un’occasione-gol di Mitrita che avrebbe portato in vantaggio il Craiova. E’ stato così anche questa volta, sempre con Mitrita, che ha centrarto un pieno volto Donnarumma dopo essere stato smarcato da un assist magistrale di Baluta. Sarebbe stato il gol dell’1-1, anche se difficilmente avremmo visto una partita diversa.


    Era il 28’ del primo tempo e il Milan era già avanti, avendo segnato, all’8’ con Bonaventura. Come al solito, il colpevole numero 1 era stato il portiere Calancea, uscito in maniera del tutto sconsiderata su un tranquillo calcio d’angolo dei rossoneri. Bonaventura, peraltro tra i più positivi, non aveva fatto altro che raccogliere la palla vagante in mezzo all’aria per depositarla in fondo al sacco.

    Il MIlan non ha fatto fatica, ha vinto per distacco. La domanda logica che ci si deve porre non è sapere quanto ne ha dato al Craiova, ma quale sia il ritardo dalle squadre più forti e organizzate che dovranno essere affrontate sia in Europa che in campionato.

    Nel frattempo continua l’estasi estiva, fatta di acquisti e sogni di acquisto, dimenticando che Bonucci e Biglia al momento non sono ancora due elementi rossoneri, in assenza di fideiussioni che la Lega pretende (è così per tutti i pagamenti biennali o triennali) e che le banche finora negano. Sembrano dettagli, ma anche se lo fossero sarebbero di grande importanza.

    Tuttavia non è questo il discorso che si può fare al grande popolo rossonero, che ha sfidato una serata canicolare per riconciliarsi con un club assente in Europa da tre stagioni. Questo è il momento dell’esaltazione e nessuno - nemmeno il più pessimista dei sostenitori rossoneri - accetta ombre sulle operazioni della dirigenza e, soprattutto, della misteriosa proprietà cinese.

    In questa sorta di idilio naturale, il Milan è sembrata una squadra vera, anche se Calhanoglu, André Silva e Borini si sono visti solo nella ripresa. Bene, piuttosto, Conti esterno di destra in una difesa a quattro, insieme a Musacchio e Rodriguez. Molto attivo Kessie, cui è stato annullato un gol in avvio, e Suso sulla destra dell’attacco.

    Il secondo gol l’ha segnato Cutrone (52’), che già aveva colpito un palo all’andata, a seguito di una punizione sulla quale i romeni sono stati colpevolmente immobili. Il ragazzo è appetito da squadre di serie A - tra cui il Crotone - ma al momento vede la porta più di André Silva e Niang (buono il colpo di testa, all’80’, su cross di Calhanoglu). Non so chi voglia il Milan come prima punta, ma Cutrone una chance da attaccante di riserva se la meriterebbe.

    Resta il nodo del sistema di gioco. Senza Romagnoli - il cui infortunio comincia a preoccupare -, Montella giocherà a quattro e i due centrali saranno Musacchio e Bonucci. In mezzo al campo, Biglia, con Calhanoglu trequartista e due punte (per me André Silva e Kalinic). Sempre che l’allenatore non punti alla difesa a tre (Zapata, Bonucci, Musacchio) anche senza Romagnoli. Montella è un mutante, ma nel calcio è buona regola non esserlo troppo.


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