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  • Milan: da quando Berlusconi non fa la formazione, 2 punti in quattro partite

    Milan: da quando Berlusconi non fa la formazione, 2 punti in quattro partite

    • Gianluca Minchiotti
    Due punti in quattro partite, neanche una vittoria. E' questo l'amaro bilancio della nuova proprietà del Milan, un mese dopo il closing. In sequenza: Inter-Milan 2-2, Milan-Empoli 1-2, Crotone-Milan 1-1, Milan-Roma 1-4. Non che prima andasse molto meglio, ma certo i nuovi proprietari cinesi, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli si aspettavano un avvio meno traumatico.

    LA SOLITUDINE DI MONTELLA - Uno degli elementi che salta più all'occhio, guardando il Milan attuale, è la solitudine di Vincenzo Montella. E' vero che Fassone lo ha confermato a chiare parole nel giorno del suo insediamento come ad, e che anche ieri ha ribadito la vicinanza della società al tecnico, ma c'è la sensazione che in questo Milan manchi un interlocutore 'di campo' che possa confrontarsi quotidianamente con l'allenatore.

    CI FOSSE UN MALDINI... - Quella che stiamo descrivendo è un'attività che Adriano Galliani svolgeva alla perfezione, dialogando ora dopo ora, pre e post partita, con il Montella di turno. Per non parlare poi di Silvio Berlusconi, che per trent'anni, narra la leggenda, ha "fatto la formazione del Milan". La figura che manca al Milan (poteva essere Maldini?) è  in sostanza la stessa che cerca anche l'Inter (da qui la caccia a Oriali). Un ruolo che, alla Juve, ad esempio, è svolto con successo da Paratici e Nedved. Al Milan c'è chi fa di conto (Fassone) e chi si occupa di mercato (Mirabelli), ma (al netto di una rosa povera di valori tecnici e caratteriali) con chi può parlare Montella per confrontarsi sui problemi della squadra? 

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