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  • Milanmania: Robinho, da 'sciagurato' a 'sospirato'

    Milanmania: Robinho, da 'sciagurato' a 'sospirato'

    • MC

    C'era una volta lo "sciagurato Binho". Un tempo nemmeno troppo lontano visto che si parla giusto dell'anticamera dell'estate. Un tempo dove l'attaccante brasiliano correva per il campo accompagnato dai mugugni dei tifosi del Milan, stanchi e rassegnati nel vedere il numero 70 sprecare occasioni da gol incredibili e a ripetizione. Da lì la sua esultanza come a "togliersi un peso", da lì il pensiero lungo tutta un'estate che con Ibra e Thiago Silva potesse e dovesse partire anche Robinho per rendere totale e definitiva la rivoluzione offensiva e trovare quei due soldi per un acquisto di qualità.

    C'era una volta, appunto. Oggi, dopo quattro giornate di campionato e una di Champions, tre sconfitte una vittoria e un pareggio, le cose sono cambiate e, udite udite, uno dei salvatori della patria più accreditati è proprio lo "sciagurato Binho". La verità in fondo è proprio questa. Nel Milan di inizio stagione manca un po' di imprevedibilità davanti, ma soprattutto manca il movimento. Non è un caso che la miglior prestazione offensiva sia stata offerta, con tutte le scuse del caso, nel trofeo Berlusconi e proprio da Robinho. Il brasiliano sbaglia molto, è vero, ma anche e soprattutto perché corre per tutto il campo per buona parte del match cercando di creare superiorità numerica, contropiede e imprevedibilità.

    Contro il Cagliari dovrebbe rientrare, magari dalla panchina. Torna in un momento difficile con la squadra a terra, ma sicuramente i tifosi vedono in lui una delle ultime ancore di salvezza. Il "sospirato Binho". Questo potrebbe essere il suo nuovo soprannome.

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