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  • Milan, da William Wallace al Perù: ecco chi è il nuovo bomber Lapadula

    Milan, da William Wallace al Perù: ecco chi è il nuovo bomber Lapadula

    • Alessandro Di Gioia
    "Chi combatte può morire... chi fugge resta vivo, almeno per un po'.. Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere un'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo a urlare ai nostri nemici, che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai... la libertà!": chiunque abbia una minima cultura cinematrografica, ascriverà subito questa mitica frase a Sir William Wallace, personaggio storico realmente esistito e protagonista dell'indipendenza scozzese e del film "Bravehart", interpretato da Mel Gibson. Chiaramente il mondo del pallone non condivide alcunchè con guerre e battaglie, soprattutto se servite per guadagnare l'indipendenza, ma lo stesso concetto è stato quello espresso dalla scelta odierna di Gianluca Lapadula, che presto sarà il nuovo attaccante del Milan.

    Una scelta di vita, importante per Sir William, curiosamente soprannominato così proprio per la somiglianza con Sir William Wallace e per l'amore incondizionato per il film: la scelta di trasferirsi nel club rossonero, per combattere sin da subito, giocare da titolare in un club di Serie A, a 26 anni suonati. Scoperto troppo tardi, voglioso di dimostrare quello che vale nella massima serie: l'occasione è finalmente arrivata. Colui che vuole rivelarsi il Jamie Vardy italiano, conducendo il Milan a traguardi ambiti già dalla prossima stagione, fino a due anni fa giocava al Teramo, in Lega Pro. Poi il trasferimento a Pescara, dove diventa il nuovo mito dei tifosi, cancellando il nome di Ciro Immobile. Il fil rouge? Sempre tanti gol: 21 nel Teramo nell'anno della B conquistata sul campo e poi cancellata dalla giustizia sportiva, più altri 30 senza rigori con il Pescara nella cavalcata della squadra di Oddo verso il ritorno in Serie A. Reti spesso spettacolari, come quelle in rovesciata, divenute il suo marcchio di fabbrica. Reti che riscattano un passato nebuloso e vagabondo, tra Vercelli, Ivrea, Roma, Parma, San Marino, Cesena, Frosinone e Nova Gorica, in Slovenia. Prima dell'esplosione.

    Orgoglio, voglia di combattere, fierezza: doti da guerriero, che verranno messe a disposizione del Diavolo. Seconda punta o centravanti, tanta corsa, ottima tecnica: una dura eredità lo aspetta, quella che potrebbe lasciare Carlos Bacca, sempre più lontano dalla Madonnina. Il Milan lo ha voluto fortemente, sottraendolo a Juve e Napoli. Calciomercato.com ha seguito la parabola ascendente di questo giocatore, intervistandolo nel corso della stagione e parlando anche con il fratello, con il quale ha un profondo rapporto, visto che anch'egli è calciatore: cene e battute sui tagli di capelli sono all'ordine del giorno, come le prese in giro su chi è più "tamarro". Legame indissolubile, come quello con la madre, Bianca, nata in Perù: una doppia cittadinanza che gli avrebbe concesso di giocare la Coppa America per la nazionale allenata da Gareca. Gianluca ha rifiutato con cortesia, lui vuole l'Italia: la determinazione e l'orgoglio che lo hanno portato ad essere il profilo ideale per guidare il nuovo attacco dell'ItalMilan gli consentiranno di guadagnarsi anche la maglia azzurra, per la quale era già stato vagliato da Antonio Conte, che aveva pensato a lui per gli Europei. Il futuro è dalla sua parte: a 26 anni, Sir William vuole prendersi tutto.

    @AleDigio89

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