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  • Milan, dall'Atalanta alla Fiorentina: per Calhanoglu solo gol 'pesanti', ma la Premier incombe

    Milan, dall'Atalanta alla Fiorentina: per Calhanoglu solo gol 'pesanti', ma la Premier incombe

    • Alessandro Di Gioia
    Hakan Calhanoglu è un personaggio di difficile interpretazione. Se fosse il protagonista di un romanzo sarebbe il classico anti-eroe pigro e sconclusionato, assolutamente estraneo dal mondo che lo circonda, ma al quale basta uno sprazzo di saggezza e intraprendenza per risolvere al meglio il canovaccio e mandare tutti a casa felici e contenti. E' stato così sin dal suo approdo al Milan, avvenuto due estati fa sotto l'egida di Massimiliano Mirabelli, che ne aveva sempre ammirato la fulgida classe e forse anche l'estrema svogliatezza.

    LE STAGIONI DIVISE IN DUE PARTI E IL MENTORE GATTUSO - La scorsa stagione è stata il simbolo del modus vivendi del turco: una prima parte assolutamente impalpabile e da gennaio in poi fuoco e fiamme, tanto da trascinare il Milan fino agli ottavi di Europa League contro l'Arsenal e nella sfortunata rincorsa al quarto posto. Nell'annata corrente, la situazione si è sviluppata in modo simile: irriconoscibile da esterno, ha aumentato nettamente il livello delle sue prestazioni quando il mentore Gattuso, che lo ha sempre difeso e schierato anche quando il pubblico chiedeva a gran voce la sua testa, ha deciso di arretrarlo a centrocampo per conferire più qualità a un reparto che ha dovuto fare a meno di Jack Bonaventura per tutta l'annata.

    CENTROCAMPO DI LOTTA E GOVERNO + GOL DECISIVI - Le risposte sono arrivate: lotta e governo per il classe 1994, ma soprattutto gol importanti, pochi ma decisivi. Se il Diavolo spera ancora nella conquista del quarto posto e della Champions League lo deve soprattutto al turco, autore del 2-1 di Bergamo contro l'Atalanta nel match poi vinto per 3-1 e che consente al Milan di poter arrivare a pari punti con la Dea standole davanti per gli scontri diretti, e dell'1-0 di ieri a Firenze che ha consentito di rimanere a tre punti dai bergamaschi. Insomma, la massima competizione europea ha le fattezze e l'indolenza tipiche del 10 rossonero.

    LEICESTER, WEST HAM E FENERBAHCE INCOMBONO - Ma il futuro? Il futuro rimane fortemente incerto: sulle sue tracce ci sono due club inglesi, Leicester e West Ham, che hanno già avuto qualche contatto con l'entourage del giocatore, e il Fenerbahce. Secondo indiscrezioni provenienti dalla Turchia, il Milan avrebbe stimato in 30 milioni di euro il valore del cartellino del turco. Insomma, i gol pesanti potrebbero non bastare per rimanere in Italia. 


    @AleDigio89

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