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  • Milan dipendente da Leao: a Pioli manca un piano B

    Milan dipendente da Leao: a Pioli manca un piano B

    • Federico Zanon
    Devastante, ma decisamente discontinuo. Bastano poche parole per descrivere Rafael Leao, in questo momento la fotografia dell'attacco del Milan. Quest'anno il portoghese ha fatto il salto di qualità, in termini di prestazioni e soprattutto di numeri (11 gol e 6 assist in 29 presenze tra campionato e coppe) ma è ben lontano da essere un leader e un trascinatore. Questione di esperienza (festeggerà 23 anni il prossimo giugno) e soprattutto di capacità di restare dentro la partita, aspetto sul quale Leao deve crescere e migliorare. Il talento non si discute, sotto accusa è finita ancora una volta la sua scarsa capacità a gestire momenti, forze e giocate. 

    DIPENDENZA - Un aiuto l'ex attaccante di Sporting Lisbona e Lille potrebbe averlo da Pioli, che senza Ibra gli ha consegnato le chiavi dell'attacco, finendo però per creare una Leao-dipendenza. Alt, di certo non è sbagliato dare il pallone a chi sta bene a chi è in forma, a chi può fare la differenza, ma per raggiungere gli obiettivi prefissati il Milan deve variare le soluzioni offensive o rischia di diventare prevedibile e leggibile. Per questo serve un piano B, per trovare altre frecce nell'arco. Per rilanciare il trequartista, fondamentale nelle dinamiche di gioco, e per mettere Giroud nelle condizioni di fare gol. I momenti difficili che stanno attraversando Brahim, Rebic e Saelemaekers non aiutano, ma è necessario trovare delle alternative: così Leao rischia di essere spremuto, il Milan, sul lungo periodo, di perdere una risorsa importante. 

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