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  • Milan, venerdì incontro con la Uefa per cercare di sbloccare il mercato
Milan, venerdì incontro con la Uefa per cercare di sbloccare il mercato

Milan, venerdì incontro con la Uefa per cercare di sbloccare il mercato

  • Daniele Longo
Domani il Milan incontrerà l’UEFA a Nyon. Un vertice che dovrebbe essere solamente interlocutorio, ma che testimonia la volontà del club di dialogare con la controparte senza arrivare subito ad una rottura. Da via Aldo Rossi  filtra massima serenità per questo appuntamento.  In ogni caso, Elliott considera la recente sentenza della Camera Giudicante non proporzionata e giusta. In particolare, come detto in precedenza, la parte inerente l’obbligo di dover arrivare al sostanziale pareggio di bilancio entro giugno 2021. Viene contestato il poco tempo a disposizione per intervenire.

 TRA TAS  E MERCATO - Per questo motivo il Diavolo ha annunciato il ricorso al TAS di Losanna. L’obiettivo è di ottenere una sentenza che costringa poi l’UEFA a rivedere in maniera più leggera la posizione del club. In particolare, risulta importante avere maggiore tempo per sistemare il bilancio. Una condizione necessaria per poter fare investimenti che possano riportare la squadra ai vertici, per sbloccare questa sorta di immobilismo sul mercato. Il Milan ha bisogno di tornare ai successi sportivi per averne anche di economici, ma con il divieto di investire questo piano è pura utopia. Ma non solo: Gazidis e Scaroni vogliono prendere conoscenza di quegli aspetti del FFP ancora poco chiari, discutere di questi con la stessa Uefa. In poche parole, vogliono avere chiarezza su un sistema che sembra penalizzare quei club aventi la capacità di poter investire nel circuito calcio.

SINGER E LA CARTA GAZIDIS- L’udienza vera e propria presso il TAS di Losanna è attesa verso febbraio,  Il fondo anglo- americano non ha intenzione di subire passivamente , desidera che cambi qualcosa nel sistema e si sta predisponendo per fare in modo che il Fair Play Finanziario non diventi così limitante come avviene oggi. La famiglia Singer è disposta a ribadire la propria posizione, a far valere le proprie ragioni. La tesi difensiva si baserà sul fatto che l’attuale proprietà del Milan ha dato dimostrazione della propria solidità e non può pagare in maniera così limitante  i guai delle gestioni precedenti. Nei piani di  Elliott  ci sarebbe la volontà di ottenere cinque anni di tempo per sistemare i conti del bilancio. Così avrebbe il tempo per investire e rendere il club autosufficiente. Ma in special modo quello di domani sarà il battesimo di Gazidis come amministratore delegato del Milan di fronte alla Uefa.

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