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Milan, è Niang il vice-Bonaventura

Milan, è Niang il vice-Bonaventura

Cambi obbligati per il Milan contro l'Atalanta: oltre agli infortunati i rossoneri dovranno fare a meno di Giacomo Bonaventura, ammonito contro la Lazio e dunque squalificato sabato sera, e dunque aperte le selezioni per chi prenderà il suo posto come ala sinistra nel 4-3-3. Nelle ultime ore prendono sempre più quota le percentuali di Mbaye Niang, in grande spolvero nella partitella in famiglia contro la Primavera e autore di una doppietta.

RITORNO ALLE ORIGINI - Smaltiti definitivamente i postumi dell'infortunio al piede, l'attaccante classe '94 sta recuperando anche una discreta condizione atletica e già ora è in grado di garantire almeno 45 minuti ad alti ritmi: tanto basta a Sinisa Mihajlovic per considerarlo a tutti gli effetti un serio candidato per una maglia da titolare contro l'Atalanta. Il tecnico ha già sottolineato più volte come Niang sia da considerarsi principalmente una prima punta ma che abbia anche tutte le caratteristiche per agire da esterno d'attacco: lo ha dimostrato l'esperienza a Genova con Gasperini, nella quale il francese è stato impiegato in tutti i ruoli del reparto. Mihajlovic dunque rinvia almeno per ora il progetto di passare al 4-4-2 e medita di riportare sulla corsia sinistra Mbaye, un ritorno alle origini che riporta il francese alla gestione Allegri: il tecnico livornese infatti nel 2012/13 utilizzò spesso Niang come ala destra o all'occorrenza in assenza di El Shaarawy sulla corsia mancina. All'epoca la tesi di Allegri era che la struttura fisica del giocatore non fosse ancora adatta a una prima punta e che per la sua crescita fosse meglio giocare largo, ora Mihajlovic ha intenzione di sfruttare sia la rapidità che la prestanza del francese in diverse situazioni.

SCALZATO HONDA - Niang sembra a un passo dunque dal superare la concorrenza di Keisuke Honda, inizialmente la prima scelta in assenza di Bonaventura: il giapponese era già stato provato nel ruolo contro l'Inter nel Trofeo Berlusconi e non aveva sfigurato, ma Mihajlovic non è convinto per questioni di... piede. Il tecnico serbo infatti preferisce che gli esterni offensivi nel 4-3-3 siano più incisivi se schierati a piede invertito e dunque il mancino Honda resta di fatto una forzatura sulla sinistra, più utile come cambio di Cerci a partita in corso sulla destra.

NO AL PRESTITO - Tornando a Niang il francese non vede l'ora di tornare in campo con la maglia del Milan, l'ultima volta il 18 gennaio nell'ultimo quarto d'ora proprio contro l'Atalanta, anche per convincere i rossoneri a puntare ancora su di lui: con il passaggio al 4-4-2 il reparto offensivo è già affollato (Bacca, Luiz Adriano, Balotelli) e con il probabile ingaggio di Kevin Prince Boateng la competizione sarà ancora più serrata. Nelle ultime settimane sono anche circolate voci secondo cui la società possa decidere di lasciar partire in prestito Mbaye per altri sei mesi per permettergli di trovare continuità, ma per ora non si trovano riscontri: l'intenzione da ambo le parti è di valutare i progressi tecnici e fisici del giocatore nei prossimi due mesi ed eventualmente decidere a gennaio il da farsi. Dopo due anni in giro Niang però ha un obiettivo chiaro, prendersi il Milan, a cominciare già dalla sfida di sabato contro l'Atalanta.

Federico Albrizio
@Albri_Fede90

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