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  • Milan: Mihajlovic e il ruolo di Boateng

    Milan: Mihajlovic e il ruolo di Boateng

    • Andrea Distaso
    E' stato il primo a presentarsi a Milanello alla ripresa degli allenamenti dopo Natale, a dimostrazione della gran voglia di Kevin-Prince Boateng di rimettersi in gioco dopo la deludente parentesi allo Schalke 04 conclusasi con la rescissione consensuale del contratto e provare a farlo con la maglia del Milan, la squadra con la quale il centrocampista ghanese ha fatto vedere le cose migliori in carriera. Dopo un paio di mesi di allenamento sotto l'occhio vigile di Sinisa Mihajlovic, il Boa ha convinto la società a scommettere nuovamente su di lui dopo la prima esperienza dall'estate 2010 a quella del 2013 offrendogli un contratto fino a giugno 2016.

    EQUIVOCO TATTICO - Soltanto se Boateng avrà dimostrato di aver superato i problemi fisici al ginocchio che lo hanno molto condizionato nelle ultime due stagioni e di poter essere ancora un elemento prezioso, il Milan valuterà al termine della stagione un eventuale prolungamento. Per il momento, la sua principale preoccupazione (e quella dell'allenatore) è quella di trovare una collocazione tattica che non vada ad intaccare quei fragili equilibri che Mihajlovic ha costruito passando attraverso tre sistemi di gioco differenti prima di approdare all'attuale 4-4-2. Boateng nasce mezzala offensiva utilizzabile da interno in un centrocampo a 3 o trequartista incursore, la posizione nella quale Allegri lo valorizzò proprio al Milan trasformandolo in un'arma fondamentale per la conquista dello scudetto del 2011; Berlusconi, che ha sponsorizzato molto il suo ritorno in rossonero, lo immagina punta ma la presenza di Bacca, Niang, Luiz Adriano e i ritorni più o meno imminenti di Balotelli e Menez creano un sovraffollamento nel reparto.

    CIAO CERCI - Ecco perchè Mihajlovic, per venire incontro ai voleri del patron e non rovinare il giocattolo che molto faticosamente ha costruito in questi mesi, sta provando il ghanese nel ruolo di esterno destro di centrocampo in questi giorni. Un esperimento che potrebbe essere varato già in occasione del match del prossimo 6 gennaio contro il Bologna, visto che i vari Kucka, Niang, Honda e Cerci hanno dato risposte molto deludenti in quella zona del campo. A proposito di Cerci, l'idea Boateng come ala rappresenta un ulteriore indizio della sempre più probabile partenza del giocatore di proprietà dell'Atletico Madrid, destinato ad una cessione in prestito e con Genoa e Bologna sulle sue tracce.

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