Calciomercato.com

  • Milanmania: occasione persa, ma nessuno tocchi Donnarumma e Cutrone

    Milanmania: occasione persa, ma nessuno tocchi Donnarumma e Cutrone

    • Carlo Pellegatti
    Ci può stare. Devo ammettere che sia un poco frustrante perdere l’ennesima occasione, per salire sulla carrozza di prima classe, quella che ti porta diretto in Champions League. Le scusanti però ci sono e sono tante.

    Innanzitutto il valore del Torino, imbattuto fuori casa, una squadra organizzata, ricca di buone individualità, ben assemblata da Walter Mazzarri, allenatore scrupoloso e preparato. Rino Gattuso, invece, deve convivere con la continua emergenza di giocatori, una emergenza che costringe a un superlavoro psicofisico i soliti dodici o tredici, spesso impossibilitati a dare sempre il massimo.

    Ieri non sono stati brillanti né Suso, né i due centrocampisti Kessiè e Bakayoko, al di sotto del loro eccellente rendimento. Non è un problema di superlavoro per altri due rossoneri, che, purtroppo, non riescono a uscire dal grigiore delle loro prestazioni, due giocatori sui quali poggiano le fortune del Milan, Hakan Calhanoglu e soprattutto Gonzalo Higuain. Sull’impegno nessuna critica, sulla qualità delle loro giocate invece il parere è concorde sul fatto che non riescano a essere decisivi. Il giocatore turco è molto alterno, a qualche buona apertura alterna le difficoltà nel dribbling e soprattutto nel tiro a rete da fuori area, suo splendido biglietto da visita. Il numero nove rossonero, condizionato probabilmente da qualche problema alla schiena, non riesce a tornare mai lo spietato giustiziere dei tempi napoletani e bianconeri, ma anche delle prime partite nel Milan, capace di risolvere, con una prodezza devastante e vincente, partite complicate, collose e difficili, proprio come il match contro il Torino.

    Detto di un Abate sorprendente e di un Zapata provvidenziale, non me la sento di condannare Cutrone per l’errore sul tiro, a colpo sicuro, dall’area piccola, ieri comunque spesso protagonista in recuperi coraggiosi e autore della unica conclusione pericolosa verso Sirigu.

    Chiudo invece con un grande applauso a Gigi Donnarumma, che ha confermato la sua grandezza. La parata su Iago Falque entra prepotentemente fra le cinque parate più belle e spettacolari della sua carriera. Un riflesso impossibile, una reattività fantastica, che ha confermato che la sua “Amigdala”, la parte del cervello dove risiede l’istinto, è sviluppatissima e straordinaria. Nessuno tocchi Gigio, “il Guardiano della Luna”, degno erede di Neil Armstrong, “the first Man”. Parafrasando una frase dell’astronauta americano possiamo dire “Un piccolo balzo per un portiere, una grande, gigantesco passo per la Champions League!”
     

    Altre Notizie