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  • Milan, Gattuso taglia Calhanoglu e vara il 3-4-3: anche Romagnoli è a rischio

    Milan, Gattuso taglia Calhanoglu e vara il 3-4-3: anche Romagnoli è a rischio

    • Giancarlo Padovan
    Tutti - adesso che lo hanno sentito parlare - dicono di sapere come giocherà il Milan di Gennaro Gattuso, esordiente in Serie A sulla panchina che fu di Vincenzo Montella e, prima, di Seedorf, Inzaghi e Brocchi. A nessuno di loro è andata troppo bene, anche se l’olandese ha avuto una media punti (1,84) superiore al suo predecessore, Massimiliano Allegri (1,15). A bruciare Seedorf agli occhi di Berlusconi fu l’inedita coppia formata da Adriano (Galliani) e Barbara, per una volta alleati, contro un allenatore che li dribblava sistematicamente avendo un filo diretto con l’ex Cavaliere. Il quale, adesso, non è più il presidente del Milan e questo, per Gattuso, nonostante la lunga telefonata di “in bocca al lupo” dell’ex patron, sarà solo un bene. Ortodosso della difesa e quattro e fanatico del trequartista, Berlusconi non sarebbe (sarà) troppo felice di sapere che il nuovo Milan griffato Rino schiererà tre difensori puri e sarà senza trequartista.

    Quest’ultima cosa, in verità, Gattuso non l’ha detta. Ma chi ha visto con attenzione le partite del suo Milan Primavera lo sa perfettamente. E conosce anche un altro aspetto che sfugge ai più: nella fase di non possesso palla, la difesa diventerà a cinque e il sistema di gioco passera dal 3-4-3 al 5-4-1. Milan difensivo, dunque, non esattamente la squadra che impone il gioco e domina gli avversari, come Berlusconi voleva dai suoi allenatori. A parte la Primavera rossonera, l’unico precedente di un campionato professionistico di qualità (la serie B), cui Gattuso abbia partecipato da allenatore, riguarda il Pisa. Ebbene quella squadra, retrocessa al termine della stagione scorsa, aveva la seconda miglior difesa di tutto il torneo, dopo essere stata lungamente al primo posto nella specialissima classifica dei gol subìti.

    Purtroppo, però, il Milan non ha bisogno di proteggere la porta (18 presi, si può far meglio anche se non è un dato disastroso), ma di segnare qualche gol in più (19 fatti) che gli permetta di vincere le partite, come sarebbe dovuto accadere con il Torino. Per questo, secondo me, Gattuso giocherà con una punta centrale (potrebbe provare André Silva anche se non lo è, perché Kalinic, in questo periodo, non segna neanche a porta vuota) con Suso a destra e Bonaventura a sinistra. Almeno inizialmente non ci sarà posto per Calhanoglu anche perché, concentrandoci sul centrocampo, mentre i due centrali dovranno avere caratteristiche di incontrismo e costruzione, i due esterni dovranno saper ripiegare nella fase difensiva. Tutto lascia pensare che rientrerà Biglia (ma deve essere più reattivo) affiancato da Kessie (il Gattuso nero). Scontato, almeno per me, Rodriguez a sinistra, mentre Abate potrebbe spuntarla su Calabria a destra. Borini lo vedo come alternativa alta, anche se l’adattamento a esterno basso ha rappresentato forse la migliore intuizione di Montella. Detto l’inutile e cioé che Donnarumma non si discute, Zapata, Bonucci e Musacchio saranno i tre centrali. Vedremo se la composizione della difesa a 5 (o a quattro) sarà sistematica o episodica e da quale posizione partirà il pressing: mi sento di escludere solo che sia ultra-offensivo.

    Molti sottolineano come con Gattuso cambierà anche la parte atletica con accentuazione dei lavori a secco. Può essere, visto che Montella faceva quasi tutto con la palla. Inaccettabile, però, sostenere che i calciatori del Milan non siano in condizione o ne abbiano una deficitaria. I fatti dimostrano il contrario. Giovedì, infatti, avevano giocato e vinto contro l’Austra Vienna in Europa League. Domenica hanno corso bene fino a dopo il 90’ di fronte al Torino. A Montella e al suo staff si può imputare molto, ma questo proprio no.

    @gia_pad

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