Milan, Gazidis dice no a Falcao e sì a Everton e Saint-Maximin

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Una strategia di mercato ben definita, con linee guida tracciate da tempo e che non saranno più violate come successo in estate per il colpo, poi rivelatosi un flop, Gonzalo Higuain. Il nuovo amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis è stato intransigente finora e lo sarà anche nel corso delle prossime campagne di rafforzamento che vedranno il dt Leonardo e il ds Maldini alla ricerca di talenti giovani e di prospettiva da inserire in una rosa la cui età media continua ad abbassarsi.NO A FALCAO - A dimostrazione di quanto il Milan faccia sul serio con la sua politica sul mercato, ovvero con la volontà di acquistare soltanto calciatori la cui età è compresa fra i 20 e i 26 anni, l'ex-dirigente dell'Arsenal e oggi ad rossonero ha già detto no al possibile acquisto di Radamel Falcao. L'attaccante colombiano, secondo Tuttosport, è stato infatti proposto da Jorge Mendes sia a gennaio che in vista della prossima stagione, ma dal Milan è arrivato un secco no, senza possibilità di trattare proprio per raggiunti limiti di età del classe '86 oggi al Monaco.
SI' A EVERTON E SAINT-MAXIMIN - Il Milan aggiungerà sì almeno un tassello nel reparto avanzato, ma con profili che rientrano appieno nella linea strategica dettata da Elliott. Per questo è sempre viva la pista che porta ad Allan Saint-Maximin, ala classe 1997 del Nizza (per cui i dubbi sono più di natura caratteriale che non tecnica) e quella che spinge per l'estroso Everton, attaccante classe 1996 del Gremio e convocato (insieme a Pauqetà) da Tite nel Brasile. Profili giovani e graditi a società e Gattuso, Leonardo è al lavoro con linee guida ben definite.
i calcoli finanziari legati al FPF non possiamo farli da qui , spettano ai manager del Milan . Monto , Berto e Mauri saranno in uscita e alleggeriranno il carico del monte ingaggi . Si può xò dire che l'uefa non può tanto irrigidirsi nei confronti di una proprietà in entrata che si sta fecendo carico di rilanciare un brand con un bacino di tifosi ed una storia enorme che può solo portare competitività e arricchimento al movimento calcistico europeo . Elliot non ha responsabilità dei disastri che hanno commesso altri .
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