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  • Milan, Gazidis ha 'paura' di Ibra e non vuole perdere il suo lauto stipendio: allora spazio agli stracci!

    Milan, Gazidis ha 'paura' di Ibra e non vuole perdere il suo lauto stipendio: allora spazio agli stracci!

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Qualche giorno fa su queste pagine avevamo scritto di una separazione certa a fine stagione, di una nuova rivoluzione societaria e del rischio che questa potesse portarsi via anche Ibrahimovic, unica nota lieta della stagione sportiva che sta scivolando via.

    Purtroppo anche in questo caso non siamo stati smentiti dai fatti e le interviste di Maldini prima e soprattutto di Boban poi hanno confermato in toto lo scenario. “Irrispettoso e inelegante”: così Zvone ha etichettato il suo “capo” Gazidis, segnale chiaro di un divorzio inevitabile. Boban ha chiamato in causa anche quella che è ufficialmente riconosciuta come la “proprietà”, cioè Elliott, affinché possa prendersi finalmente qualche responsabilità oppure dichiarare di non averne una volta per tutte. Boban è uscito allo scoperto e ha chiesto a Gazidis di mostrare le carte in modo che questo lunghissimo “bluff” possa finalmente terminare e con esso le prese in giro ai tifosi del Milan.

    Temo che Gazidis le carte non le mostrerà anche perché, a differenza dei vari Maldini, Boban, Leonardo e Gattuso, 4 milioni all’anno per lui sono un’enormità. E vuole tenerseli ben stretti, finché dura. E allora “ribaltone” sia. Le “bandiere” per tenere buoni i tifosi ormai stanno quasi finendo. E anche i tifosi con i paraocchi e i tappi per le orecchie cominciano a sospettare che quella iniziata con Mr Bee ormai 5 anni fa sia una colossale presa in giro. Gazidis dunque ha deciso di intraprendere la via teutonica, l’ennesima scelta “di moda”, suggerita dall’amico Halmstadt e che si concretizzerà nel nome di Rangnick. Gazidis è il plenipotenziario rossonero e decide tutto lui. Così vogliono a Londra. Badate bene, non ho scritto “così vuole Elliott”, ma ho scritto “così vogliono a Londra”. Va benissimo. Speriamo che la linea giovane e il nuovo corso manageriale che avrà nell’attuale tecnico del Lipsia la propria anima sia finalmente la strada giusta per ridare ai tifosi rossoneri la dignità di un progetto concreto e la speranza di una vera grande cessione a un nuovo proprietario.

    Ma, benedetto Mr Ivan Gazidis, con tanti anni di esperienza e un bel curriculum pieno di parole, non potevamo almeno aspettare la fine della stagione per far trapelare le notizie sui contratti già firmati con i nuovi tecnici? Visto che avevamo appena raggiunto una momentanea stabilità con Ibra allenatore/capitano/goleador non potevamo goderci questo momento di pace per qualche mese? Non potevamo lasciar tranquilli Boban, Maldini e Pioli per qualche partita? Che bisogno c’era di sbandierare il nuovo corso e delegittimare quello attuale? Tra l’altro un errore già commesso l’anno scorso e che probabilmente ci era costato la qualificazione alla Champions League. Il sospetto è che proprio la ventata di ordine e competitività portata da Ibra abbia fatto temere a Gazidis che in caso di conclusione positiva della stagione potesse essere molto più complicato dare vita a una nuova rivoluzione. E allora spazio agli stracci che volano e ai piatti rotti. Tanto quelli che pagano sono sempre gli stessi.

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