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  • Milan, ha ragione Montella: è l'attacco Su-Ba-Ni il vero punto di forza

    Milan, ha ragione Montella: è l'attacco Su-Ba-Ni il vero punto di forza

    • Daniele Longo
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    Era solo un’amichevole ma contro il Chiasso Montella può avere tratto delle note interessanti. Il Milan sta cercando di alzare i ritmi del proprio gioco, ci aveva provato con successo anche nella prima mezzora contro il Sassuolo e nel finale di gara.  Una missione realizzabile anche grazie ad un reparto offensivo che inizia a muoversi in maniera dinamica e organizzata, con i giusti tempi.

    IL FATTORE NIANG – Anche ieri ha messo a referto quattro assist decisivi e un gol a impreziosire una prova di grande qualità. M’Baye Niang non sta tradendo le attese, in quella che al Milan aspettavano come la stagione della consacrazione. Il franco-senegalese è diventato un fattore decisivo per la squadra: due gol e tre assist in sei gare. Sulle doti tecniche e atletiche in pochi nutrivano dubbi, ci sono diversi aspetti da migliorare ma la strada intrapresa è quella giusta. Nelle ultime uscite ha perso meno palloni rispetto al passato, cercando con più continuità l’uno due con la punta centrale o con il terzino. Meno furore agonistico e più attenzione nei movimenti chiesti da Montella, per i rossoneri Niang è indispensabile.

    IL SU-BA-NI – Il tridente d’attacco titolare ha prodotto il 75% dei 12 gol realizzati finora. Fin qui Suso, che Montella non ha mai tolto dagli undici titolari, ha segnato una rete e realizzato due assist decisivi. Lo spagnolo è l’ago della bilancia, partecipa alla manovra e viene a prendersi il pallone tra le linee per poi lanciarlo in profondità ai due compagni di reparto. In questo senso sta crescendo Carlos Bacca, pungolato con una panchina nella trasferta di Genova con la Sampdoria.  Nella partita di ieri anche Lapadula ha rilanciato la sua candidatura: ottima l’intesa con Niang, i due si sono cercati e trovati spesso, e non è da escludere un suo impiego contro il Chievo Verona dato il doppio impegno di Bacca nelle qualificazioni ai Mondiali con la sua Colombia. Qualche settimana fa l’allenatore aveva dichiarato di poter contare su un attacco da Champions: i fatti gli stanno dando ragione, in attesa di esperimenti a centrocampo che possano migliorare la qualità del gioco espresso fino a ora.
     

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