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  • Milan, i ricordi al posto dei campioni

    Milan, i ricordi al posto dei campioni

    Un raduno senza campioni, un mercato di cessioni. Il Milan del futuro resta un rebus, ma le parole di Galliani hanno lasciato intendere che nelle prossime settimane verranno versate altre lacrime. L'ad rossonero è stato chiaro, non arriveranno grandi nomi e per quelli che il Milan ha in rosa si ascoltano offerte, soprattutto per Ibrahimovic e Thiago Silva, che Manchester City e Paris Saint-Germain continuano a corteggiare. Che i tempi siano cambiati lo dimostra anche l'assenza del presidente Berlusconi. Anni fa arrivava in elicottero, promettendo acquisti ed investimenti, ieri non si è nemmeno palesato per la cena ufficiale.

    Senza i nazionali, il Milan che si è presentato per la  prima volta sul campo d'allenamento era un mix di giovani promesse (ben nove Primavera) e tante incognite, con Boateng, El Shaarawy e Robinho nel ruolo di guest star.  I tifosi non hanno fatto mancare il loro affetto, ma hanno chiesto a gran voce un campione a Galliani che non è andato al di là del sorriso. Tutto questo dopo che il numero due rossonero in conferenza stampa aveva snocciolato una serie di numeri, utili solo per le statistiche: 27esimo raduno, 28 trofei vinti nell'era Berlusconi (contro i 20 dell'Inter e i 17 della Juve), 162 punti conquistati da Allegri nelle ultime due stagioni. Bla bla bla. Il calcio non vive di ricordi, il Milan evidentemente sì.

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