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  • Milan: il 3-5-2 esalta la difesa, ma rischia di perdere qualità in avanti

    Milan: il 3-5-2 esalta la difesa, ma rischia di perdere qualità in avanti

    • Daniele Longo, inviato a Vienna
    La trasferta in terra austriaca ha lasciato diversi appunti positivi per Vincenzo Montella. In primis la prestazione di Hakan Calhanoglu, talento puro disseminato sul manto erboso dell'Happel Stadion, e un André Silva scatenato sotto rete. Più che per i singoli, il tecnico rossonero può sorridere per la tenuta di squadra avuta con il 3-5-2. 

    FATTORE ROMAGNOLI - "Abbiamo costruito la rosa pensando alla difesa a tre, ma Romagnoli è tornato adesso e quindi abbiamo aspettato". Montella è uscito allo scoperto ieri sera nel post-gara. Il Milan può essere camaleontico, può utilizzare diversi spartiti tattici, ma il mercato è stato condotto per giocare a tre dietro. Il ritorno a pieno regime di Alessio Romagnoli, brillante ieri sera, toglierà tutti i dubbi. Questa squadra, seppur contro un avversario modesto, ha dato l'impressione di essere fatta per giocare a tre dietro. Per esaltare la guida di Bonucci, la regia di Biglia e la propulsione offensiva dei vari Abate, Antonelli, Ricardo Rodriguez e Conti. 

    NON IMPRIGIONARE LA FANTASIA - Se da un punto di vista difensivo il 3-5-2 può solo esaltare le caratteristiche dei difensori in rosa, dal punto di offensivo rischia di togliere qualcosa. La proprietà, presente con Han Li a Vienna, vuole che gli investimenti fatti sul mercato vengano valorizzati sul campo. Silva sta scalando posizioni e con Kalinic può giocare anche in coppia, non alternativi ma anche complementari. Chi resterà fuori tra Bonaventura, Calhanoglu e Suso? Montella, da sempre avvezzo al bel gioco, difficilmente farà a meno dello spagnolo, ma anche di questo 3-5-2 che ha convinto tutti. 

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