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  • Milan, prove di 4-3-3: sorprese e bocciati

    Milan, prove di 4-3-3: sorprese e bocciati

    • Federico Albrizio
    Prime prove tattiche in casa Milan in vista della trasferta di Verona e al centro dei pensieri di Mihajlovic c'è l'attacco: nelle ultime tre partite di campionato nessun gol è arrivato dai centravanti e a preoccupare particolarmente il tecnico serbo c'è stata la spenta prestazione contro il Sassuolo, dove Bacca e Balotelli non hanno prodotto nessuna occasione concreta. Per questo Mihajlovic oggi, nonosante il ritorno in gruppo di Luiz Adriano a dare più soluzioni offensive (il brasiliano però non è al top della condizione), ha provato anche un nuovo, ma già noto modulo: nella fase tattica i rossoneri hanno lavorato anche con il 4-3-3.

    BOCCIATI - Un azzardo cambiare in corsa dopo aver ottenuto con il 4-4-2 una striscia di nove risultati utili consecutivi prima del ko con il Sassuolo, ma l'intenzione di Mihajlovic è di tamponare la temporanea emorragia in attacco. Una bocciatura per diversi interpreti che nelle ultime settimane hanno deluso sul piano atletico o dell'atteggiamento. Il primo caso è di Jeremy Menez, che aveva illuso con l'exploit in Coppa Italia ma ha dimostrato al Mapei Stadium di non avere ancora i ritmi da partita di livello; in questa categoria finisce anche Kevin-Prince Boateng, che dopo un paio di partite positive contro Roma e Fiorentina è crollato dal punti d vista fisico. Il secondo caso è quello invece di Mario Balotelli, per il quale la condizione fisica non regge più come alibi: svogliato, impreciso e mai nel vivo dell'azione, parlano chiaro gli zero palloni toccati in area del Sassuolo. Non è in discussione invece Carlos Bacca: il colombiano ha avuto sì un periodo di flessione, dovuto però alla mancanza di Niang e alla conseguente richiesta da parte del tecnico di abbassarsi ad aiutare i compagni, lavoro inusuale per lui rapace d'area.

    POLI LA SORPRESA - Per chi potrebbe subire l'eventuale cambio di modulo c'è chi invece ne trarrebbe beneficio e si tratta dei centrocampisti finiti fuori dalle rotazioni per il poco spazio disponibile con il 4-4-2: i giovani José Mauri e Manuel Locatelli scalpitano per una chance, ma chi ha maggiori possibilità di farsi largo è Andrea Poli. L'ex Inter e Sampdoria non ha trovato grande spazio nell'ultimo periodo (solo qualche scampolo in campionato contro Palermo e Genoa, titolare nella doppia sfida di Coppa Italia contro l'Alessandria) ma il 4-3-3 potrebbe essere la chiave per il rilancio: Mihajlovic lo ha sempre esaltato per l'intensità nella doppia fase, soprattutto negli inserimenti, una qualità questa limitata fortemente quando schierato da mediano in linea a due ma fondamentale nel ruolo di mezzala, più congeniale appunto alle sue caratteristiche. Quasi sempre impiegato da Sinisa nel centrocampo a tre ad inizio stagione Poli si era ritagliato un ruolo da protagonista l'anno scorso con Inzaghi e ora, complice anche l'infortunio di Montolivo e le prestazioni mai convincenti di Bertolacci, potrebbe avere l'occasione per rilanciarsi e spegnere anche le tante voci di addio (Napoli interessato) che lo hanno riguardato nelle ultime due sessioni di mercato: Poli aspetta una chiamata, Mihajlovic ci pensa.

    Twitter: @Albri_Fede90

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