Calciomercato.com

  • Milan, il Decreto Crescita e le agevolazioni fiscali per il colpo Ibra: il contratto non basta

    Milan, il Decreto Crescita e le agevolazioni fiscali per il colpo Ibra: il contratto non basta

    • Emanuele Tramacere
    Il colpo Zlatan Ibrahimovic al Milan, diventato ufficiale in giornata, sta già dividendo i tifosi non solo rossoneri, ma dell'Italia intera. Vale la pena investire su un giocatore che arriva da 2 anni di MLS? Vale la pena investire quelle cifre per un giocatore che ha già 38 anni? E quanto costa davvero al Milan?



    Dal punto di vista sportivo la risposta potrà darla soltanto il campo e in questo Ibra è sempre stato un maestro. Dal punto di vista economico, invece, possiamo già sottolineare quello che sarà l'impatto a bilancio della punta svedese anche se, dal punto di vista fiscale, va inevitabilmente chiarita la possibilità da parte del club rossonero di usufruire delle agevolazioni del celebre Decreto Crescita.

    COSA DICE LA LEGGE - Il Decreto Legge numero 34 del 30 aprile 2019 e convertito con modificazioni nella Legge n. 57 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 151 è in vigore ormai dal 30 giugno 2019 ed è stato ribattezzato Decreto Crescita. Tra le altre misure prevede specifiche agevolazioni fiscali per le aziende che vogliono attrarre "capitale umano" e nel caso specifico degli sportivi si limita al 50% dell'ammontare del reddito percepito (stipendio ndr.). Per accedere a tale regime agevolato ci sono però alcune limitazioni.
    1. Il DL si applica ai soggetti che trasferiscono la residenza in Italia ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in corso (dal 2020 ndr.);
    2. I lavoratori non sono stati residenti in Italia nei due periodi d'imposta precedenti il predetto trasferimento;
    3. I lavoratori si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni;
    4. L'attività lavorativa e' prestata prevalentemente nel territorio italiano.
       
    IL CONTRATTO DI IBRA - Vi abbiamo raccontato (LEGGI QUI) di come il contratto sottoscritto da Zlatan Ibrahimovic con il Milan sarà ufficialmente di 6 mesi per 3 milioni di euro netti con opzione di rinnovo per altri 12 mesi a 6 milioni netti annui. Di fatto, nel caso in cui la punta svedese dovesse conquistare il rinnovo la durata finale del contratto darebbe di 18 mesi con scadenza il 30 giugno 2021. Usufruendo del Decreto Crescita il Milan 'risparmierebbe' il 50% delle tasse sul lordo e quindi 1,5 milioni per i primi 6 mesi mentre 3 per gli eventuali altri 12 per un totale di 4,5 milioni di euro di risparmio.

    IL CONTRATTO NON BASTA - Potrà però il Milan usufruire delle agevolazioni del Decreto Crescita? La risposta è sì, ma il contratto, anche nella sua totalità, non basta a garantire l'accesso al regime fiscale. Sempre il DL. 34/2019 impone agli sportivi di versare un contributo pari allo 0,5% dell’imponibile, destinato al potenziamento dei settori giovanili, ma è la durata della residenza fiscale la determinante più importante per il "caso Ibrahimovic". La punta svedese dovrà infatti impegnarsi a mantenere la residenza fiscale in Italia per la durata di almeno 2 anni e quindi oltre la naturale scadenza del contratto propostogli dal Milan (rinnovo compreso). ​e Ibrahimovic dovesse invece decidere di lasciare l'Italia prima della scadenza dei due anni il club rossonero sarà chiamato a dover coprire il disavanzo nelle casse dello stato.

    Altre Notizie