Milan, il diktat di Capello: rivoluzione da evitare, spazio a 2-3 colpi mirati. Da chi ripartire e le priorità per il mercato

Alessandro Di Gioia
26 apr 2025
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Un consiglio che non si può ignorare. Quasi un diktat, se arriva da Fabio Capello, soprattutto in un momento storico in cui il Milan vaga alla ricerca di una fiammella che possa illuminare la via di redenzione, privo di una guida societaria o dirigenziale che conosca al meglio i fasti del passato. Il tecnico di Pieris, quattro scudetti, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e una Supercoppa europea, è una vera e propria istituzione rossonera, e quando parla va ascoltato.

NO ALLE RIVOLUZIONI - In particolar modo quando analizza la situazione andando controcorrente: per Capello, nonostante la stagione negativa in campionato e Champions League, con l'attuale nono posto e l'eliminazione ai playoff contro il Feyenoord, seppur con una Supercoppa italiana conquistata e una finale di Coppa Italia da giocare contro il Bologna che può valere la qualificazione alla prossima Europa League, in casa rossonera non è tutto da buttare, anzi. L'ennesima rivoluzione copernicana è assolutamente da evitare.

DUE O TRE COLPI MIRATI - “La chiave per il Milan che verrà è una: inserire due o tre giocatori di grande livello, che facciano davvero la differenza. Non servono rivoluzioni totali, con otto o dieci nuovi innesti. Ma un paio sì, e dove si trovano andrà bene: che si tratti di una grande mezzala, o di un altro centrocampista fortissimo, un terzino destro, un’ala che faccia sfracelli. Non tentativi, ma giocatori che diano già ampie garanzie”. Stop dunque ai cambiamenti quantitativi, spazio a quelli qualitativi: servono top player in grado di caricarsi la squadra sulle spalle, dal punto di vista del valore tecnico e della personalità. Insomma, due o tre colpi mirati, prioritari e da portare subito a casa, per programmare la stagione, subito dopo la nomina del direttore sportivo e del nuovo allenatore.

IL DIRETTORE SPORTVO E L'ALLENATORE - I nomi? Probabilmente Capello affiderebbe il progetto tecnico a colui che è sempre stato identificato come il suo successore, Massimiliano Allegri, abile gestore di campioni e spogliatoi, ma vincente dalla grande personalità. Accanto a un dirigente capace, bravo e veloce, sia esso Igli Tare, che ha spesso parlato benissimo proprio dell'allenatore toscano, oppure Tony D'Amico, abile scultore del miracolo Atalanta dopo i prodromi di Sartori.

NEL SOLCO DI WALKER - Mentre per quanto concerne gli innesti in grado di far fare il salto di qualità alla rosa, il Milan sembra lavorare in altro modo, puntando su giovani di prospettiva che in rossonero possano esplodere: ma probabilmente sarebbe necessario dare uno sguardo anche al mercato degli svincolati, per cercare qualche occasione di un big voglioso di rilanciarsi e provare un'esperienza diversa, vedi quanto fatto con Walker, magari con Kevin De Bruyne, che lascerà Manchester dopo tanti anni.

DA REIJNDERS A PULISIC, DA CHI RIPARTIRE - Infine, i giocatori dai quali varrebbe la pena ripartire per la prossima stagione, quei punti fermi che si hanno in casa e di cui esaltare il valore: Tijani Reijnders, Christian Pulisic e Youssouf Fofana. La determinazione di Pavlovic e la velocità di Tomori, utili per la difesa a 3. Poi Mike Maignan, che si è ripreso, mentre su Theo Hernandez la questione è prettamente mentale. Molto probabile che, dopo il mancato raggiungimento della Champions League, un sacrificio sul mercato vada effettuato. Per concludere col tema dell'attacco: fiducia a Luka Jovic, rinato nel finale di stagione, mentre è da analizzare in base a chi sarà il direttore sportivo la situazione di Gimenez, arrivato a gennaio per 35 milioni di euro ma caduto nel dimenticatoio, per capire se può davvero essere lui il centravanti del nuovo corso,

Il Milan pensa al futuro, con un occhio al presente: i rossoneri in Serie A sono quasi privi di obiettivi, ma se siete appassionati di scommesse sportive potete comunque trovare nella nostra sezione apposita i migliori consigli e le schedine pronte oggi e domani.