E se lo stop imposto alla cessione di Robinho facesse solo parte del classico tira e molla tra società venditrice e squadra acquirente? E soprattutto, siamo davvero sicuri che sia Mario Balotelli la priorità assoluta per rinforzare la rosa degli attaccanti a disposizione di Massimiliano Allegri?

Domande figlie dei continui ribaltamenti che il calciomercato sa regalare e di una riflessione logica sugli ultimi sviluppi in casa rossonera. Per esempio, non siamo per nulla sorpresi dalle difficoltà sorte nelle ultime ore nel trovare un accordo economico tra Santos, Milan e Robinho. Galliani giustamente non vuole deprezzare un patrimonio della società e il brasiliano, sapendo di andare a giocare in un campionato meno prestigioso del nostro, non vorrebbe rimetterci più di tanto a livello monetario. Ragion per cui il Santos, se davvero vuole puntare sul Rey de la Pedalada per festeggiare al meglio il centenario del club (2014), dovrà alzare l'offerta di 7 milioni. Aumentando il cash o inserendo una valida contropartita tecnica (Felipe Anderson?).

Abbiamo sempre detto poi che, a fronte dell'eventuale partenza di Binho unita a quella di Pato, il Milan ha assoluto bisogno di un grande attaccante per non indebolirsi ulteriormente. Ma Balotelli continua a costare molto (almeno 25 milioni) e il suo carattere non convince. Un motivo in più per pensare che la dirigenza milanista potrebbe dirottare il famoso tesoretto su un centravanti meno costoso (Matri della Juve in primis) e magari un centrocampista/trequartista per aumentare il tasso qualitativo. Il profilo di quest'ultimo, in particolare, deve rispondere ai famosi requisiti berlusconiani, ossia molto giovane ed economicamente sostenibile. Il nome c'è già: Riccardo Saponara (21), fantasista dell'Empoli classe 1991 che piace anche all'Inter, pronta a soffiarlo ai cugini con l'aiuto del Parma.

Ma in questo momento il Diavolo avrebbe il vantaggio di avere soldi freschi da investire subito sul mercato e potrebbe avere la meglio sulla coppia Branca-Ausilio, che ancora attende la partenza del ribelle Sneijder.