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  • Milan, il tre su tre è storico ma che fatica con i baby: a Pioli serve ancora Calhanoglu per piegare lo Spezia

    Milan, il tre su tre è storico ma che fatica con i baby: a Pioli serve ancora Calhanoglu per piegare lo Spezia

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il Milan è in testa al campionato a punteggio pieno. Tre vittorie, sette gol segnati, zero subiti. E’ la terza volta che accade nella sua storia, l’ultima era mezzo secolo fa, stagione 71-72, con Nereo Rocco in panchina, mentre l’ultima volta che il Milan aveva infilato tre vittorie di fila a inizio campionato risale al 2007. Per festeggiare, ma evitando eccessivi entusiasmi, i milanisti devono ricordare che le vittorie sono arrivate contro Bologna e contro due neopromosse, il Crotone e stavolta lo Spezia, ultima arrivata in A. E al di là del 3-0 non è stato facile per i rossoneri piegare la resistenza della squadra di Italiano che per un’ora ha retto bene. Solo che il primo gol di Leao (fino a quel momento un fantasma) ha provocato il crollo dello Spezia che in 20 minuti ha preso tre gol.

    MILAN IMPROVVISATO - Il Milan del primo tempo era senza riferimenti. Pur in emergenza per le assenze di Ibrahimovic, Rebic, Romagnoli, Conti, Musacchio e Duarte, i 120' di Europa League avevano consigliato a Pioli di cambiare ancora, schierando un Milan giovanissimo (età media 22 anni, un solo over 25, Kjaer) e con 5 giocatori nuovi rispetto alla trasferta in Portogallo. Fuori la coppia mediana titolare Kessie-Bennacer, dentro Krunic-Tonali; fuori il miglior giocatore rossonero di questo periodo, Calhanoglu, con Brahim Diaz nel suo ruolo; fuori Castillejo e Maldini, dentro Leao e Colombo. Non era facile ritrovarsi subito e infatti il Milan non è sembrato scintillante come nelle recenti partite di campionato.

    ITALIANO OK - Lo Spezia lo conteneva senza eccessivi affanni perché in campo era messo bene, con Ricci nel controllo di Brahim Diaz e con gli esterni d’attacco (Verde a destra e Gyasi a sinistra) che si abbassavano sulla linea del centrocampo e ripartivano subito per accompagnare il contropiede. Soffriva un po’ Verde nella copertura di Hernandez che però non trovava la necessaria collaborazione di Leao. Sala ha risolto una bruttissima situazione nella sua area con un intervento proprio su Leao, così come poco dopo ha fatto Erlic su Colombo, ma col passare dei minuti lo Spezia ha preso coraggio e, appoggiandosi alla sua solida organizzazione, ha fatto passi in avanti. Ora anche i terzini Sala e Marchizza (al debutto in A) salivano in attacco. Un chiaro e pericoloso retropassaggio di Calabria è stato respinto in tuffo da Donnarumma: doveva essere punizione a due in area, ma non per l’arbitro Serra. Dopo mezz’ora, però, Italiano ha perso Galabinov per un problema muscolare. E’ stato un brutto colpo, il bulgaro aveva segnato tre gol nelle prime due partite e stava tenendo bene l’attacco spezzino in mezzo a Kjaer e Gabbia. E’ entrato il diciannovenne Piccoli. Nel finale del primo tempo il Milan ha avuto due buone occasioni fallite da Diaz e, in modo ancora più clamoroso, da Saelemaekers dopo un bellissimo spunto di Calabria. Ma l’ultimo attacco del primo tempo è dello Spezia col tiro di Verde deviato in angolo da Donnarumma.

    DENTRO CALHANOGLU - Inevitabile l’inserimento del turco a inizio ripresa. Per farlo entrare nel suo ruolo da trequartista, Pioli ha tolto il giovanissimo Colombo, spostato Leao al centro dell’attacco e Brahim Diaz a sinistra. La conferma di Leao, nonostante il niente del suo primo tempo, diventerà la scelta decisiva e fortunata di Pioli. Con Calhanoglu, il Milan ha scoperto altre vie di gioco e proprio una punizione tagliata e arcuata del turco dalla trequarti si è trasformata nell’assist per Leao che ha sfruttato il mancato intervento di Erlic. Così il Milan è andato in vantaggio. Dopo un’ora Pioli ha restituito alla squadra il suo vero volto togliendo la coppia (improvvisata...) di mediani per far entrare quella titolare formata da Bennacer e Kessie.

    IL VERO MILAN - Preso il gol, lo Spezia si è sciolto. Hernandez ha segnato una rete che sembra il suo marchio di fabbrica: ha strappato la palla sulla trequarti al tenero Agudelo, è partito come una furia verso la porta di Rafael e ha mollato un sinistro terrificante sul secondo palo. Pioli ha fatto debuttare anche Hauge mettendolo a sinistra al posto di Brahim Diaz, ma in 20' il norvegese si è visto poco. Ancora Leao, il peggiore in campo per quasi un’ora, ha segnato il 3-0 su assist di testa di Kessie. La curiosità è che il portoghese ha segnato le due reti con la suola.



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    IL TABELLINO

    Milan-Spezia  (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 12', 32' st Leao.  (Mi), 30' st Hernandez (Mil)

    Assist: 12' st Calhanoglu (Mi), 32' st Kessie (Mil)


    Milan (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Tonali (dal 13' st Kessie), Krunic (dal 13' st Bennacer); Saelemaekers, Diaz (dal 25' st Hauge), Leao (dal 37' st Maldini); Colombo (dal 1' st Calhanoglu). All. Pioli A disposizione: Donnarumma A., Tatarusanu, Kalulu, Laxalt, Bennacer, Kessie, Calhanoglu, Castillejo, Hauge, Maldini D.

    Spezia (4-3-3): Rafael; Sala, Erlic, Chabot, Marchizza; Pobega (dal 31' st Bartolomei), Ricci (dal 13' st Acampora), Maggiore; Verde (dal 13' st Agudelo), Galabinov (dal 33' pt Piccoli), Gyasi (dal 31' st Mora). All. Italiano A disposizione: Krapikas, Desjardinis, Acampora, Mora, Agoume, Bartolomei, Farias, Bastoni, Dell'Orco, Vignali, Agudelo, Piccoli.

    Ammoniti: 32' pt Ricci (Spe), 40' pt Gyasi (Spe), 2' st Calhanoglu (Mi)
     

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