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  • Milan, il vero vice Ibra è Calhanoglu

    Milan, il vero vice Ibra è Calhanoglu

    Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Una frase storica presa a prestito da un altrettanto storico film cult della fine degli anni ’70, che sembra cucita addosso come un vestito a Hakan Calhanoglu, diventato a suon di numeri il vero trascinatore di questo Milan. Nel momento del bisogno e dell’emergenza dovuta all’assenza di Zlatan Ibrahimovic, il turco, autore spesso di prestazioni altalenanti in passato, si è caricato la squadra rossonera sulle spalle tirando fuori grinta e personalità, interpretando nel migliore dei modi gli spartiti preparati dal direttore d’orchestra Stefano Pioli.

    Milan, il vero vice Ibra è Calhanoglu


    E partita dopo partita, il fantasista del Milan è diventato uno dei leader tecnici della squadra, conquistando nel match contro la Lazio il primo, meritatissimo, MVP della stagione, il sesto per un giocatore rossonero. I numeri del 10 della squadra meneghina sono da far girare la testa: contro i biancocelesti, non solo Hakan Calhanoglu è diventato il primo giocatore del Milan a servire un assist in quattro partite consecutive di Serie A dal 2004/05, ma nessuno ha fornito più passaggi vincenti (cinque) del giocatore turco nel mese di dicembre nei cinque maggiori campionati europei. L’incidenza di Calhanoglu nel gioco collettivo dei rossoneri è stampata in un 97% di Efficienza Tecnica, ottenuta grazie a una prestazione magistrale nelle scelte di gioco (K-Solution 96%). Lo stato di grazia in cui si trova il fantasista dei rossoneri lo si evince anche dalla lucidità con cui gestisce la manovra (K-Pass 97%, Aggressività Offensiva 94%), nella quale non manifesta cali di attenzione, non sbaglia passaggi di medio-bassa difficoltà, completa 3 passaggi (su 4 tentati) ad altissima difficoltà e conclude positivamente tutte le occasioni di 1vs1.

    Ma Calhanoglu non è soltanto un’arma di offesa, bensì supporta i compagni anche in fase di copertura, sviluppando un Indice di Stress del 93% e percorrendo oltre 11 km di cui 2,5 ad alta intensità. Tuttavia il 92% di Efficienza Fisica, nonostante sia un buon valore, è ben al di sotto della soglia dei Top Player Europei (95%). Una soglia che, c’è da scommetterci, Calhanoglu ha tutte le intenzioni e i mezzi per… sfondare.  

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