
Milan, incrocio con D'Amico: lo stato della trattativa per il nuovo ds e cosa cambierebbe sul fronte allenatore
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LA SITUAZIONE - I due hanno avuto contatti, come vi abbiamo riportato negli ultimi giorni, ma non si è andati oltre ai pour parler, anche perché il contratto di D'Amico con la Dea è valido fino al 2027 e i bergamaschi ad oggi non hanno la minima intenzione di lasciarlo partire. Furlani spera di poter trovare un'apertura in questa trama, altrimenti dovrà virare su altri obiettivi, con Igli Tare in prima fila, forte del l'endorsement di Zlatan Ibrahimovic. L'arrivo a Bergamo di John Murtough, ex dirigente del Manchester United, non dovrebbe incidere sulle mansioni del ds, che anzi dovrebbe veder ampliati i suoi poteri nel prossimo futuro in caso di permanenza.

E SE SI FACESSE? - Se questo matrimonio s'avesse da fare, allora le idee per la panchina del Milan, secondo Tuttosport, sarebbero chiare: se Tare andrebbe dritto su Allegri oppure Italiano, D'Amico punterebbe su Maurizio Sarri, disponibile dopo la fine della sua esperienza con la Lazio un anno fa e già indicato all'Atalanta come possibile successore di Gasperini. Che, se davvero lasciasse Bergamo dopo 9 anni, diventerebbe anch'egli un candidato credibile alla panchina rossonera. La gara di stasera sarà un'ulteriore occasione di confronto, rispettando il contratto nelle mani dei Percassi ma cercando un compromesso senza lasciare nulla di intentato.
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