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  • VIDEO Milan, Inzaghi: 'Contro il Cesena la svolta. Non mi piace chi dice che non lavoriamo, siamo professionisti'

    VIDEO Milan, Inzaghi: 'Contro il Cesena la svolta. Non mi piace chi dice che non lavoriamo, siamo professionisti'

    Filippo Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida di San Siro tra il Milan e Cesena. In apertura un commento sul 2015 dei rossoneri: "Tutti noi milanisti abbiamo voglia di ripartire. Abbiamo un'altra grande occasione e spero che sia la partita della svolta. Credo che solo una vittoria, con una buona prestazione, ci può far ripartire. Il campionato è ancora lungo e, vincendo, potremmo ritrovare l'entusiasmo. Speriamo che sia la volta buona".

    ALEX E MENEZ - Inzaghi si sofferma le condizioni fisiche di Alex: "E' da valutare, ieri ha fatto il primo allenamento con la maschera. Faceva un po' fatica a respirare. Vedremo. Purtroppo in difesa siamo contati. Stringerà i denti. Se potrà, giocherà. Dietro abbiamo solo Bonera, Antonelli, Rami, Bocchetti e Alex più De Santis e Felicioli". Si parla anche di un cambio di modulo e della possibilità di vedere Menez in panchina: "Non so da dove vengono fuori queste voci. Io valuterò i migliori giocatori. Non penso che un sistema di gioco cambi qualcosa, ma la voglia e l'atteggiamento sì. Non penso sia un problema di numeri, ma di voglia e disposizione al sacrificio. Domani mattina deciderò gli 11 per il Cesena e li sistemerò in campo nel modo ideale per le loro caratteristiche".

    CESENA E TIFOSI - Sulla squadra di Di Carlo: "Hanno fatto un'ottima partita con la Lazio. Io però spero che la squadra faccia una grande partita per riconquistare il nostro pubblico". Il tecnico rossonero vuole riconquistare i tifosi: "Giocare a San Siro, soprattutto quando le cose non vanno bene, non è facile. I tifosi sono stati pazienti e bravi e noi dovremo essere altrettanto bravi a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. La miglior medicina è quella della vittoria".

    CRITICHE E CONDIZIONE FISICA - Inzaghi non bade alle polemiche: "Non leggo i giornali e mi dispiace che si parli poco dell'aspetto tecnico e si cerchi di tirare fuori delle cose fasulle. Invece mi dispiace molto sentire che i miei giocatori lavorano poco. Non è giusto, siamo seri e lavoriamo molto. Forse non possiamo dare continuità alla formazione, ma siamo dei professionisti e tutti i giorni lavoriamo nel migliore dei modi". Sulla condizione fisica della squadra: "Il richiamo è stato fatto a gennaio. Abbiamo lavorato tanto anche in questo mese per fare un buon finale di campionato. Ma non cerchiamo scuse. Su tutto hanno influito gli infortuni. Col 90% della rosa disponibile eravamo terzi".

    ATTACCO E OBIETTIVI PERSONALI - Inzaghi continua a puntare sulle due punte: "Cerco sempre di sfruttare il potenziale offensivo. In avanti abbiamo tante scelte. Abbiamo adottato questo sistema di gioco con due punte e lo porteremo avanti". Con il Cesena sarà la partita della svolta? "L'obiettivo è ridare un'identità di gioco a questa squadra. Fino a gennaio c'è stata. Fino al 31 di dicembre abbiamo giocato bene e avevamo un'identità di gioco chiara. Poi abbiamo perso diversi giocatori per sfortuna ed è diventato difficile ridare continuità perché sono cambiati gli interpreti. Ora cominciamo a recuperare giocatori e potremmo ricominciare. Per salvare la stagione bisogna tornare a giocare da Milan, facendo un buon calcio. Penso partita dopo partita, dobbiamo ritrovere fiducia e entusiasmo. Dobbiamo tornare a vincere in modo giusto. E spero che con il Cesena accada. Ci sono ancora tante partite e bisogna far finire questo trend negativo. Abbiamo degli obiettivi che passano da una lunga serie di risultati positivi".

    MONTOLIVO, BERLUSCONI E GALLIANI - L'allenatore del Milan difende il suo capitano: "Con Montolivo dobbiamo stare calmi. E' tornato dopo sette mesi da un infortunio grave, ha stretto i denti e ha avuto un problema fisico. Ora però è a disposizione, ma non possiamo chiedergli la luna". E sente la fiducia di Berlusconi e Galliani: "Li sento tutti i giorni, mi stanno sempre vicini. Berlusconi mi ha chiamato al telefono perché non poteva venire a Milanello. Credono nell'uomo, nel mio lavoro. Anche loro si sono resi conto che i tanti infortuni ci hanno penalizzato. Si poteva fare di più, lo so. Mi auguro però ora di dare delle gioie al nostro presidente che ci dà sempre tanta forza".

    INFORTUNI ED EMPOLI - Inzaghi dovrà fare a meno di diversi giocatore alle prese con problemi fisici: "E' uno dei problemi. Per essere chiari, dovevamo fare di più e me ne assumo le responsabilità. Però va analizzata la stagione. Se perdi 13-14 giocatori e non fai risultati, un motivo c'è. Devi adattare i calciatori, trovare sistemi diversi. Quando si vince non si cambia. Ma squalifiche e infortuni non mi hanno permesso di dare seguito a quello di buono fatto. Abbiamo perso un po' la nostra identità. Ma da ora in avanti, con più giocatori disponibili, non dovrà succedere più". Sull'ultimo paregggio contro l'Empoli: "Non si può pensare di non soffrire con loro. E' una grande realtà del nostro campionato. Noi domenica non eravamo al massimo e se non l'avessimo preparata bene, l'avremmo anche persa. Se non ci fosse andata male sul gol di Maccarone, forse avremmo anche vinto. Con Atalanta e Sassuolo eravamo criticabili, dopo domenica credo di no".

    FUTURO ED ESPULSIONI - Inzaghi sente la sua panchina ancora salda: "Ho un contratto, so la stima che hanno i dirigenti nei miei confronti e non penso a questo". Troppi espulsi? "Sono cose che capitano, non mi sono posto il problema. Ci sono state delle espulsioni discutibili. Non penso sia un problema di tensione".

    MENEZ, CERCI E HONDA - Cerci sembra favorito su Cerci per domani: "Stanno facendo entrambi bene e penso che possano giocare insieme. Jeremy sta facendo un grande campionato e si impegna molto. Alessio sta crescendo di allenamento in allenamento. L'ho voluto io. Adesso, davanti, ho l'imbarazzo della scelta e, finalmente, avrò delle alternative importanti in panchina". Honda giocherà? "In avanti domani ho alternative. Valuterò le condizioni di tutti e sceglierò i quattro più in forma". L'importante però è tornare a fare i tre punti: "La cosa dove dobbiamo migliorare è vincere le partite che non giochiamo bene. Quando abbiamo giocato male, non abbiamo mai vinto. Dobbiamo fare questo salto, che è quello delle grandi squadre. Ci serve per crescere e speriamo di farlo nelle prossime partite".
     
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