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  • Milan-Juve, l'analisi tattica: è Kucka il motore dei rossoneri, poi si accende Pogba e i bianconeri calano l'asso

    Milan-Juve, l'analisi tattica: è Kucka il motore dei rossoneri, poi si accende Pogba e i bianconeri calano l'asso

    • Fryderyk Ognissanti
    Il Milan si schiera con un classico 4-4-2 di base, con Antonelli,  Romagnoli, Alex e Abate a formare la linea difensiva, Bonaventura, Montolivo, Kucka e Honda a centrocampo, Bacca e Balotelli in attacco.
    In fase difensiva Kucka tende ad arretrare davanti alla difesa, e alternativamente Bacca o Balotelli arretrano sulla linea dei centrocampisti, per un 4-1-4-1 difensivo. E' molto importante notare che  Bacca e Balotelli mettono in zona d'ombra Marchisio e Bonucci, per impedirgli di entrare in possesso palla, e svolgono un importante azione di pressing al momento in cui questi tentano di impostare la manovra.
    In fase offensiva Bonaventura spinge molto sulla sinistra,sostenuto da Antonelli. Si alza meno Honda sulla destra e in generale il Milan spinge meno su questa fascia. 

    La Juventus si schiera invece con un 3-5-2, in cui i tre difensori Rugani, Bonucci e Barzagli tengono bene la linea difensiva.  I due laterali, Alex Sandro e Lichtsteiner coprono la loro fascia di competenza, mentre i centrocampisti sono Asamoah, Marchisio e Pogba. In attacco Morata e Mandzukic. In fase difensiva ovviamente si può definire lo schema della Juve come un 5-3-2. La Juventus gioca più sulla destra, con Lichtsteiner che spinge più di A.Sandro, ma si può dire che il gioco della Juventus si concentri soprattutto centralmente, con la squadra che cerca costantemente la sponda delle due punte, bravissime a difendere palla ed appoggiare indietro ai centrocampisti.

    Il primo tempo vede un Kucka in forma smagliante, che recupera moltissimi palloni sulla propria trequarti, vince il duello con Pogba e sposta quindi gli equilibri della gara. Bene Balotelli e bene Bonaventura per il Milan, per la Juventus, Buffon, Barzagli, Lichtsteiner. La gara vede uno svolgimento lineare, in cui dopo i primi 5' a favore della Juventus, è il Milan a creare più gioco, e le migliori occasioni da gol, come appunto il palo di Abate al 7' e la bella punizione di Balotelli al 13'. Viene premiato il gioco del Milan al18' con il gol di Alex su calcio d'angolo ben eseguito da Balotelli. E' da notare come Alex parta da fuori, ed entri in area completamente smarcato. Reagisce subito la Juventus, che alza il baricentro e crea belle situazioni di gioco con Lichtsteiner a destra al 22', Alex Sandro a sinistra 24' e Marchisio centralmente al 25'. Arriva quindi il pareggio della Juventus al 27', quando Buffon rilancia per cercare la sponda degli attaccanti, che puntualmente arriva: Mandzukic fa la torre per Morata, che gli chiude l'uno due. Alex rimane colpevolmente indietro rispetto alla linea difensiva, e tiene in gioco l'attaccante della Juve, che incrocia bene di interno collo.
    L'ultimo quarto d'ora del primo tempo vede un predominio territoriale del Milan che crea belle azioni, pur non risultando molto pericoloso.

    Il secondo tempo si apre con un'occasione importante per il Milan che vede l'ennesima prodezza di Buffon, prima sul tiro di Bacca, quindi sula respinta ravvicinata di Balotelli.
    Fino al 55' il Milan spinge e si tiene molto alto, come detto Kucka cambia l'equilibrio della gara, intercettando moltissimi palloni ed impostando bene in fase di possesso. Montolivo altrettanto bravo in regia, spesso si abbassa sulla linea dei difensori per impostare il gioco. Dal 55' in poi, la Juventus cresce, con il miglioramento di Pogba, che al 58' colpisce il palo su punizione, al 60 costringe Kucka al fallo da ammonizione, al 61' va al cross dalla destra per il tiro di Asamoah sulla seconda palla. Infine segna il 2 a 1 al 64' dopo aver controllato un calcio d'angolo di Marchisio con uno stop a seguire. In questa situazione Abate si fa colpevolmente superare dalla traiettoria della palla e permette quindi lo stop di petto del diretto avversario.

    Dopo il gol la Juventus rallenta il gioco, con con l'esperienza dell'allenatore, che effettua i cambi, e con l'esperienza dei giocatori che rallentano la ripresa del gioco e tendono a rallentare la manovra ed a mantenere il possesso palla. Il Milan prova a fare un cambio tattico l'ultimo quarto d'ora, inserendo Boateng e Luiz Adriano, per Balotelli ed Honda, passando ad un 4-3-1-2, in cui appunto Boateng si muove da trequartista. Non ottiene però grandi risultati la mossa tattica di Mihajlovic, se non un paio di spunti di Boateng. 
    Allegri dal canto suo risponde con gli inserimenti di Cuadrado per Lichstainer all'80', e di  Evra per Asamoah all'83'. Questo cambio determina anche un cambio di modulo, perchè la juve finisce con una 4-4-2, sbilanciato a sinistra, dove giocano Evra e A.Sandro. Mentre a destra copre tutta la fascia il solo Cuadrado.

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