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  • Milan, Kessie non sarà un altro caso Donnarumma, ma il rinnovo non esclude una cessione

    Milan, Kessie non sarà un altro caso Donnarumma, ma il rinnovo non esclude una cessione

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Tutte le indiscrezioni che provengono da Casa Milan portano nella stessa direzione: il rinnovo contrattuale di Franck Kessié è imminente. I più scettici potrebbero ricordare che anche un anno fa di questi tempi si profondeva il medesimo ottimismo per i rinnovi contrattuali di Calhanoglu e soprattutto di Donnarumma. Un ottimismo che era durato a lungo, ma che alla fine non aveva evitato le partenze a parametro zero del trequartista e del portiere. Per Kessié la musica sembra diversa, molto diversa. Per motivi tecnici, di immagine ma anche e soprattutto finanziari, il Milan pare intenzionato ad accontentare le richieste dell’agente dell’ivoriano George Atangana.

    L’ingaggio attuale del centrocampista è di 2.2 milioni a stagione, il Milan è disposto a triplicarlo e l’adeguamento con prolungamento va assolutamente siglato entro il 31 agosto, per evitare che Kessié si presenti alla prossima finestra di mercato libero di firmare con qualunque società al mondo. Dunque il club rossonero è disposto a concedere a Kessié quello che aveva negato a Donnarumma e Calhanoglu. Cioè, un ingaggio triplicato che, partendo da una base molto contenuta, non supera quello che possiamo considerare il “tetto Ibra”, ossia quei 7 milioni che percepisce lo svedese e che, in accordo con lui e con il suo agente, devono continuare a rappresentare il massimo emolumento dell’intera rosa. Con l’adeguamento a oltre 6 milioni Kessié rimane al di sotto del “tetto Ibra” e va a rilevare nel monte ingaggi generale la finestra lasciata libera da Donnarumma.

    Questo significa certamente che il centrocampista ivoriano, attualmente impegnato con ottime performance all’Olimpiade di Tokyo (oggi ha fermato sul pari il Brasile), in questa stagione giocherà con la maglia del Milan, sperando di ripetere il rendimento da extraterrestre dello scorso anno. Ma questo, è bene precisarlo subito, non esclude la partenza di Kessié nei prossimi anni. L’ex atalantino è già evidentemente uno dei migliori centrocampisti del campionato italiano e nella stagione che sta per cominciare avrà la possibilità di mettersi in mostra anche nella più prestigiosa vetrina continentale. Oltre alla già citata Olimpiade e alla Coppa d’Africa, dove la sua Costa d’Avorio si presenta come una delle favorite. Ciò significa che se Kessié dovesse ripetere Il rendimento eccezionale garantito per tutto lo scorso anno, potrebbe davvero ambire a un ingaggio a 5 zeri in uno dei club più forti e ricchi d’Europa.

    Con il rinnovo che sarà presumibilmente siglato nei prossimi giorni però, Kessié non rischierà più di essere un Donnarumma-bis. Se dovesse ricevere la classica offerta della vita, il club interessato a lui dovrebbe indennizzare il Milan per il cartellino e così il club rossonero, non solo non lo perderebbe a zero, ma realizzerebbe una consistente plusvalenza. Dunque, a differenza di quanto accaduto con Donnarumma e Calhanoglu, la strada per la gestione tecnica ed economica di Kessié sembra proprio quella giusta. Come già detto, sarà fondamentale fargli rinnovare il contratto entro il 31 agosto e poi conteranno molto anche altri due particolari.

    Il primo riguarda la fascia di capitano che potrebbe essere offerta proprio a Kessié, in caso di assenza di Romagnoli. Il secondo riguarda la durata del contratto: per mantenere il massimo del potere contrattuale e poterlo vendere nel modo più proficuo, sarà determinante da parte del Milan convincere Kessié a firmare un rinnovo pluriennale di almeno 3 anni (4 sarebbe l’ideale). In caso contrario, cioè di un prolungamento “breve” di uno o due anni, il Milan si ritroverebbe nella stessa delicatissima situazione tra una stagione. E non potrebbe pretendere per il cartellino di Kessié cifre da capogiro. Adesso non resta che attendere l’incontro tra i dirigenti del Milan e Atangana previsto per la prossima settimana. Sperando che non ci siano brutte sorprese o ritardi nel trovare l’accordo. Anche perché, risolta la priorità Kessié, ci sono ancora tante operazioni da fare in entrata e in uscita per rendere la rosa competitiva almeno tanto quanto quella dello scorso anno.
     

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